A pochi giorni dal clamoroso finale della vicenda tra Appel e Samsung, con il pagamento “centellinato” della multa da parte del marchio coreano, è stato presentato al pubblico, mercoledì scorso a San Francisco (USA), il nuovo Iphone 5.
Ma sembrerebbe che la prematura scomparsa del suo Guru Steve Jobs, quasi un anno fa, si faccia sentire e che il gigante della Silicon Valley non riesca più a sorprendere con quella caratteristica magia che ha incantato milioni di utenti in tutto il mondo.
Il marchio della mela esce sul mercato con il suo nuovo smartphone senza offrire ai suoi fan niente di rivoluzionario ma proponendo dei notevoli miglioramenti nelle piccole cose che veramente contano: forma e dimensioni, velocità del processore, collegamento alla rete internet, performance audio e risoluzione della camera.
Infatti la principale particolarità nel nuovo Iphone5 sono le sue dimensioni, più snello e allungato, che permettono di disporre sullo schermo una riga per le applicazioni. L’aumento delle prestazioni è garantito da un innovativo processore capace di far viaggiare l’informazione più fluidamente e da una fotocamera in HD a 8MPX, che consente di stabilizzare l’immagine anche se in movimento.
La struttura sembra anche essere più robusta: è stato rimpiazzato nella parte posteriore il vetro con l’alluminio, rendendo anche l’apparecchio più leggero. Più morbido al tatto.
Una serie di nuovi dettagli che insieme forse riescono a fare la differenza, ma che alla fine rimangono quello…solo dettagli.
Un dejà vu da lontano, che ci fa interrogare su come faranno gli addetti al marchio della mela a seguire il ritmo e i costi non indifferenti della sua evoluzione “mercatotecnologica”. Infatti una delle fondamentali novità è il passaggio al nuovo connettore per il caricabatteria, il nuovo sistema Lighting, più veloce e potente secondo Apple. E’ l’addio al comune sistema Dock. I nuovi acquirenti non potranno quindi riciclare ne le vecchie custodie del loro I-phone, tantomeno tutti i cavi di connessione, ne dei loro I-pad, I-phone o I-pod. Un dettaglio che sembra piuttosto un inconveniente, soprattutto quando è nota la necessità di avere sempre a portata di mano una fonte di energia per poter ricaricare i nostri smartphone, se non vogliamo rimanere scollegati del mondo.
Ah quanta nostalgia per i vecchi “mattonephone” in cui la batteria poteva durare anche una settimana senza aver bisogno di una spina elettrica…
Insomma la presentazione di quello che è la punta di diamante dell’Apple lascia qualche dubbio e la sensazione di essere dinanzi ad un piccolo passo avanti ma non ad un gran salto, deludendo cosi gli applemaniacs che tanto aspettavano l’uscita del nuovo modello.
Un Iphone migliore, ma che rimane sempre lo stesso. (PATRICK ROSSETTI NIVELA)