LA DECADENZA SOCIALE PARTE DA DOVE I MEZZI PUBBLICI SI FERMANO

 

C’è ne siamo resi conto un pò tutti, almeno, quella parte di messinesi e non, che quotidianamente viaggiano coi mezzi di trasporto pubblici. Giornate davvero epiche quelle che si registrano in questi giorni in città, gente costretta a viaggiare in situazioni oltre il limite della decenza. La Linea del 2 che copre il tragitto della zona Sud, ha saltato tantissime corse. In serata di Sabato 08 Settembre, con partenza dal Cavallotti alle 20,05 il Giampilieri, (per giunta un mezzo piccolo, a differenza del 53 e 79 disponibili grandi e spesso vuoti!), viaggiava totalmente pieno, tra il panico di tantissime persone, bambini sofferenti, e anziani rimasti invano alla fermata, perchè l’autobus troppo affollato non ha permesso loro di salire.

Inoltre si sono registrati vuoti di un paio d’ore al mattino e al pomeriggio, che hanno messo a dura prova la pazienza dei messinesi esasperati.

Intanto questa decadenza sociale, sembra scivolare via, tranquillamente, sulla pelle delle nostre Istituzioni, e mentre cartelloni pubblicitari e santini maxi giganti, invadono tutta la città, nessuno, si è reso conto, che in mezzo a questo progressivo marasma, l’intenzione di fare un passo indietro, per tentare una soluzione possibile, dinnanzi alla forte crisi che sta investendo e mettendo in ginocchio Messina sembra molto lontana dalle possibilità di tutti gli uomini che contano.

Da segnalare inoltre, che dei 18 mezzi a disposizione dall’Azienda, la maggior parte, di essi, e in special modo la Linea 79, è comunque molto frequente nella zona Nord, cosa che viene a mancare dal lato opposto della città, scoperta sin dalle prime ore del mattino. Un punto che dovrebbe far riflettere, e aprire altre questioni finora rimaste silenziose, che solo chi viaggia coi mezzi di trasporto pubblico conosce abbastanza bene.

L’anarchia vigente alla quale tutti noi siamo abituati, finirà per renderci un popolo represso e assuefatto a qualunque situazione continuerà a crearsi, in una città ahimè corrotta dalle troppe alternanze politiche, e da un modo di fare fin troppo omertoso, che sembra non interessare neppure chi viaggia in condizioni disperate e vergognose. (SALVATORE PICONESE, commissario provinciale MSI)

 

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