Le forze dell’ordine hanno impiegato pochissime ore ad identificare, ieri stesso 20 agosto, l’uomo trovato cadavere in via Rotolo a Milazzo, sulla nota e panoramica scalinata che porta alla spiaggia sottostante. Si chiamava Ali Taj ed aveva 34 anni (nella foto in basso).Nativo dello Sri Lanka, Ali era un venditore di rose, di quelli che si aggirano spesso per le località turistiche frequentate da coppie di fidanzati cui vendere, durante una bella passeggiata in un luogo panoramico come quello del rinvenimento, uno o più fiori sbarcando il lunario.
A volte questa è solo un’attività di facciata ma per adesso non sono resi noti precedenti penali a carico della vittima, con la conseguente minore attenzione all’ipotesi di una faida criminale e la reale possibilità di un efferato omicidio a danno di uno dei tanti immigrati dediti davvero soltanto all‘attività d’ambulante. Inoltre v’è il particolare dell’assenza di parte degli indumenti: la denudazione delle parti intime non fa escludere infatti neppure la possibilità di una molestia, quindi un omicidio a scopo sessuale.
Ma è soltanto un’ipotesi e non si esclude nulla, potendo essere anche questo un falso indizio lasciato dall’omicida per sviare le indagini.
Invece di certo si sa questo: l’uomo è morto per delle ferite da arma da taglio, soprattutto una all’altezza del collo e la scia di sangue sulla scala in pietra è dovuta, si pensa, ad un tentativo di trascinamento del corpo verso la spiaggia. Forse qualcosa o l’arrivo di qualcuno ha spaventato l’omicida che ha poi lasciato lì il cadavere.
Le indagini, condotte dal sostituto procuratore di Barcellona P.G. Fabio Sozio, hanno per adesso portato a queste prime importanti notizie e già nella giornata di ieri è stata interrogata buona parte della comunità Srilankese e Tamil residente nella città di mare il cui obitorio adesso conserva la salma per la quale al momento si è fatta carico economico la Caritas locale. (CAR.ME.)