Il Presidente dell’Ente Teatro, Luciano Ordile, è ottimista: “Non sono qui per celebrare il funerale del Teatro, ma per farlo sopravvivere in un momento difficile”. Queste le parole di Ordile pronunciate durante la conferenza stampa odierna, durante la quale è stata resa nota la situazione attuale dell’Ente Teatro.
Lo stesso Presidente dell’Ente ha ricordato come oltre al taglio dei finanziamenti regionali, mancagno gli stipendi per i dipendenti relativi ai mesi di luglio ed agosto, anche se, notizia di stamattina, a quanto pare l’assessorato all’economia starebbe provando a sbloccare i mandati per gli stipendi, e per questo Ordile ha ringraziato pubblicamente l’on. Ardizzone e l’on. Armao.
Il taglio di cui si parla, è di quasi un milione e mezzo di euro rispetto all’anno scorso: da 6.962.000 euro, il finanziamento regionale 2012 è arrivato a 5.492.000 euro. Un taglio che tra l’altro è stato effettuato “in corsa”, a bilancio già approvato, e con tanti eventi già organizzati in base ai finanziamenti previsti.
Il sovraintendente Paolo Magaudda sottolinea come molti dei problemi siano sorti dal mancato approvamento, in un primo momento, del bilancio consultivo del 2009. Successivamente altri problemi tecnici ed amministrativi sono stati riscontrati nella stesura del bilancio consultivo del 2010. Da qui nasce la decisione dell’Ente di chiedere ed ottenere dall’Ordine dei Commercialisti, un consulente che aiuti gli amministratori a sistemare tutto.
Da questi problemi, sorgono le critiche dei sindacati, che in un volantino hanno definito “incapaci” gli amministratori. A questa critica risponde ferocemente l’Avvocato Francesco Rizzo, che ricorda come “l’amministrazione dell’Ente non veniva definita incapace quando riempiva il teatro 300 giorni l’anno”. Lo stesso Rizzo lancia delle frecciatine al Governo regionale, il quale secondo lui ha “messo sotto mirino l’Ente, con l’assessore Tranchida intenzionato a distruggerlo”. Alla Regione l’Avvocato Rizzo rimprovera anche l’investimento di tante centinaia di migliaia di euro in spettacoli organizzati nei “siti più sperduti della Sicilia, a discapito del Vittorio Emanuele”.
Magaudda torna successivamente sui tanti risparmi dell’Ente, che comunque “non hanno mai riguardato gli stipendi”, e puntualizza: “io da due anni faccio anche il direttore amministrativo, anche se non ne avevo assolutamente intenzione. Grazie al mio sacrificio abbiamo risparmiato tanto”. Lo stesso Paolo Magaudda vuole fare chiarezza su alcune false notizie che girano: “non è assolutamente vero che il Teatro chiuderà i battenti per 18 mesi a causa dei lavori. I lavori ci saranno, ma non causeranno la chiusura del Vittorio Emanuele”.
Interviene anche il Consigliere d’amministrazione Gustavo Ricevuto, il quale, all’unisono con Magaudda, conferma che la stagione teatrale 2013 ci sarà, e con i soldi a disposizione si cercherà di portare a Messina la maggior parte degli eventi già organizzati, anche se qualcuno potrebbe slittare alla successiva stagione. (SIMONE INTELISANO)