La decadenza di questa ultima edizione della Fiera Campionaria rispecchia lo stato di pessima amministrazione della nostra città. Ma non chiedete un parere ai tanti messinesi, facce stanche e accaldate, che vagano per le bancarelle istallate negli spazi fieristici, e che quasi “ringraziano” perché nessuno ha chiesto un biglietto d’ingresso. La distanza che separa molti cittadini costretti all’inedia da quelli che tentano di cercare la dignità perduta di un lavoro o di una piccola forma di divertimento, è tutta a vantaggio di una classe politica senza scrupoli.
La stessa che ora tornerà a praticare lo scambio di voto, rimestando tra le speranze di chi ancora pensa che un’amicizia nel posto giusto possa risolvere il dramma di un futuro incerto e di un presente faticoso.
La sorte toccata alla Fiera è la parabola finale di lotte politiche che finiscono solo con condannare dipendenti e utenti di enti e amministrazioni ritenute poco meno che serbatoi di voti.
E lo sanno anche i sindacati. Intermediari di accordi che, se da un lato tentano la salvaguardia di posti di lavoro, dall’altro incoraggiano l’idea che tutto dipenda dalla politica e quindi da chi ha in mano il potere delle scelte.
Ancora oggi, dopo il baillame di proroghe, commissariamenti e fondi mai arrivati, i dipendenti dell’Ente Fiera, che per molti sono comunque un manipolo di “privilegiati” e che per questo pagano non avendo la “solidarietà” mostrata per altre categorie di lavoratori, tentano la via del “confronto”.
Un incontro tra il commissario D’Amore e i rappresentanti sindacali aziendali dell’Ente Fiera unitamente ai Segretari Provinciali di categoria CGIL, CiSL, UIL e UGL, per affrontare i temi legati alle prospettive dell’Ente e per valutare azioni immediate per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
“E’ ovvio – scrivono i dipendenti- che problemi incancreniti non possono essere risolti semplicemente con la buona volontà, pertanto gli stessi permangono e si amplificano così come è stato evidenziato nel corso della riunione anche dal Commissario il quale ha confermato la condizione dell’Ente con debiti e pignoramenti a raffica e, vista la breve durata del suo mandato di soli altri 3 mesi non ha potuto assumere impegni”.
Una “grande preoccupazione per le sorti del personale” che attende il 21 agosto, giorno in cui è stato fissato un tavolo tecnico a cui è stato invitato anche il presidente dell’Autorità Portuale e l’Assessore alle Attività Produttive Marco Venturi, referente Regionale.
La Campionaria sarà già finita. Ma i fuochi no. E nemmeno gli artifici.