Proposte su fotovoltaico, biologico, antiburocrazia e l’immancabile lotta alla mafia. Imbarazzante mancato riferimento ai diritti civili. Questo in sintesi quello che è emerso dall’incontro organizzato da Libertà e Giustizia alla Provincia Regionale con Rosario Crocetta candidato a presidente Regione Sicilia.
Un intervento che è sembrato a molti non esaltante e che ha certamente scontentato chi, come ArciGay Messina e i Radicali, non vede riconosciuto l’impegno verso quei diritti civili che sembrano toccare le corde tese di un cattolicesimo militante di cui anche Crocetta si è fatto portavoce, sottolineandolo più volte durante il suo discorso, nel quale però mancavano tutti i nodi politici veri.
Nessun riferimento alla situazione di Messina. Ai partiti, tutti i partiti, viene richiesta, per appoggiarlo, la sottoscrizione di un codice etico. Molti “vecchi” della politica messinese sono rimasti assolutamente delusi. Qualcuno diceva che, molto probabilmente, non sarà neppure candidato.
Cosa fare dunque per evitare malcontento? L’ex sindaco di Gela ha deciso di sposare cause ambientaliste su cui cattolici e non possono essere senz’altro d’accordo: proprio il 27 luglio, infatti, Rosario Crocetta, ha presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione di Bruxelles sul MUOS istallato a Niscemi, un argomento che sta a cuore a gran parte del suo elettorato di riferimento.