Torna al Museo regionale “Accascina” di Messina l’opera restaurata di Michelangelo Merisi da Caravaggio, ma per rivedere “La Resurrezione di Lazzaro” bisognerà attendere il prossimo 25 luglio, giorno della presentazione ufficiale dell’opera restaurata.
Un “ritorno” che verrà celebrato con una vera e propria mostra, “Caravaggio, Resurrezione di Lazzaro. Il capolavoro restaurato”, che chiuderà i battenti il 25 novembre, inaugurata dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, con l’assessore regionale ai Beni culturali Amleto Trigilio, il direttore generale dell’assessorato Gesualdo Campo e la direttrice del Museo Giovanna Maria Bacci.
Dipinta a Messina nel 1609 la tela è tornata all’antica bellezza dopo l’intervento dell’equipe dell’Istituto Centrale del Restauro, diretto da Gisella Capponi; un restauro finanziato dall’associazione Metamorfosi presieduta da Pietro Folena, che ha regalato una nuova leggibilità al dipinto che non veniva trattato dal 1951.
Un’occasione che ha permesso alcune “scoperte” sulla creazione del dipinto: infatti durante le operazioni di restauro è emerso che la “Resurrezione di Lazzaro” fu realizzata su sei tele di canapa e non su dodici e che lo stesso Caravaggio fece un’aggiunta nella parte sottostante della tela.