Beni per un valore di circa 70 milioni di euro sono stati sequestrati a Messina dai carabinieri nei confronti di un imprenditore ritenuto vicino ad un clan mafioso attivo sulla costa tirrenica.
Ad emettere il provvedimento è stato il Tribunale peloritano su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia. I sigilli sono scattati per alcune società, appezzamenti di terreno, appartamenti e automezzi.
Un sequestro multimilionario, l’ennesimo, a Barcellona P.G.. Sempre un imprenditore sospettato d’essere colluso con la mafia e sempre la stessa procedura della legge 575/1965. Ma stavolta la cifra è da record se si valuta la sua appartenenza ad un solo soggetto: ben 70 milioni di euro tra proprietà di lusso, terreni e conti correnti tolti a Michele Rotella (72 anni). Non è il primo caso dicevamo, dopo la confisca di 150 mln di pochi mesi fa ai danni però di un gruppo cospicuo di personalità di vari settori dell’economia e della malavita barcellonese. Invece stavolta si tratta di uno solo, e quasi sembrano spiccioli quei cospicui 6 milioni congelati dalla legge ai danni dell’imprenditore Salvatore Ofria appena il 6 luglio scorso. La presenza della DIA e della DDA è davvero forte sul territorio e lavora con zelo nella città chiamata tristemente “la Corleone messinese”: i 226 – 230 milioni totali sequestrati negli ultimi mesi testimoniano come quando c’è la mafia la ricchezza, una enorme ricchezza, locale finisce nelle mani di pochi che si arricchiscono sempre di più a scapito di tutta una intera comunità che registra i più alti tassi di disoccupazione della provincia e la vivibilità inferiore del comprensorio.
Alle 11 di stamane, 10 luglio, i vertici delle forze dell’ordine coinvolte ed il Procuratore Capo della Repubblica della sezione di Messina hanno tenuto un incontro con la stampa presso il comando provinciale carabinieri di Messina per comunicare tutti i dettagli. Ed ecco che viene fatto il nome dell’imprenditore sospettato, chiamato “il Barone” e condannato già tempo fa a dodici anni di reclusione a seguito di una precedente operazione antimafia. Questa la lista dei beni sotto sequestro che interessano anche altre regioni:
Impresa CA.ROT. Srl, produzione materiali edili a Rodì Milici;
Impresa Costruzioni ROTELLA Michele, con sede a Roma, via Silla n. 3, impegnata nella vendita di macchine agricole e sempre materiali edili;
Quote di spettanza di Rotella Michele e Rotella Angelo di A.G.P. Aziende Generali PUGLISI S.r.l., con sede a Messina;
quote di spettanza di Rotella Angelo e Rotella Filippo di AZZURRA di ROTELLA Angelo & C. Sas, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto, via Statale Oreto n. 53; operazioni nel settore immobiliare, turistico ed alberghiero, lavori edili e stradali ed altro.
Azienda Agricola PILLERA di Angela PILLERA e C. S.a.s., Rodì Milici, produzione di olio di varia raffinazione e prodotti agricoli e vivaistici;
88 terreni (o quote di terreni) tra Barcellona Pozzo di Gotto, Furnari, Basicò, Terme Vigliatore, Rodì Milici e Villafranca Tirrena, per circa 12 ettari complessivi;
3 fabbricati ad uso commerciale ed agricolo presso Furnari;
8 abitazioni site sempre in Furnari e Barcellona Pozzo di Gotto;
3 negozi a Terme Vigliatore
7 autovetture;
conti e titoli di credito liquidi per poco meno di 10 milioni di euro.