EX SANDERSON “LUOGO DELL’IDENTITA’ E DELLA MEMORIA”: COME PUO’ UNO SCOGLIO ARGINARE UNA “PIATTAFORMA CREATIVA”

 

Sono una “dozzina” i giovani laureati messinesi, quasi tutti sotto i trent’anni, che hanno deciso di rimanere a Messina considerandola davvero una città europea, e pensando a largo respiro ad un cambiamento possibile. Si sono costituiti in una “piattaforma creativa”, dalla quale hanno partorito diversi progetti per la riqualificazione e la riconversione di alcuni luoghi che rappresentano la memoria storica della città.

Tra tutti l’ex Sanderson, uno stabilimento considerato patrimonio per la storia dell’industria, sui cui manca ancora il vincolo della Sovrintendenza, che in prima battuta, ha dato parere negativo alla verifica di interesse culturale avviata dalla stessa ESA, ( l’ente sviluppo agricolo) proprietario dell’immobile.

Due “piattaforme” molto diverse tra loro da cui dipende il futuro della Ex Sanderson, e per la quale i giovani di “Piattaforma Creativa” sono pronti a dare battaglia, anche vista la dichiarazione di “Luogo dell’Identità e della Memoria” da parte della Regione Siciliana, da cui non si potrà prescindere, nonostante già nel 2009 l’assessore Scoglio abbia deciso di estromettere il progetto dai piani di sviluppo da lui previsti.

“Noi pensiamo ad una riconversione che abbia riflessi nel tessuto economico, urbanistico e sociale della città – dice Davide Rizzo, storico dell’arte e esperto in progettazione culturale alla guida dell’associazione – non crediamo che la realizzazione della piattaforma logistica per collegare il porto di Tremestieri abbia ricadute positive per i cittadini”.

In un comunicato i giovani professionisti annunciano una conferenza stampa, e intanto ripercorrono i risultati di un iter intrapreso nel 2009, facendo seguito alle dichiarazioni dell’Assessore allo Sviluppo economico del Comune di Messina, Gianfranco Scoglio, sulla Gazzetta del Sud in merito alla realizzazione della Piattaforma logistica nell’area ex Sanderson.

“ L’Associazione “Piattaforma creativa”, da anni impegnata nella valorizzazione dell’area come “bene di archeologia industriale”, convocherà a breve una conferenza stampa per illustrare lo stato dell’arte di un iter già a buon punto, nonché di un progetto approvato in ambito regionale ed europeo – si legge nel documento –   affinché non si cancelli uno dei luoghi-simbolo della Messina ricca e industrializzata dei primi anni del Novecento: l’ex Sanderson, area di grande valore archeologico industriale che può rivivere come “fabbrica culturale e creativa”.

 Come a Torino per l’ex Officina Grandi Riparazioni – conosciuta dal grande pubblico televisivo per aver recentemente ospitato la trasmissione di Fazio e Saviano “Quello che non ho” – o il recupero dell’area ex-Michelin di Trento con il MUSE – Museo delle Scienze appena consegnato da Renzo Piano, anche per lo stabilimento agrumario di Tremestieri il gruppo di giovani di “Piattaforma creativa” da tempo segue un iter, che già ha portato significativi e sostanziali risultati per ottenere il vincolo storico-paesaggistico dell’area e la sua conseguente valorizzazione.

Il progetto di valorizzazione “Sanderson Creative Industry”  – ricorda Rizzo – viene presentato nel marzo 2009 per essere inserito nel “Piano Strategico Messina 2020”. Nonostante informali apprezzamenti giunti dalla Società Nomisma (società del raggruppamento che guidava la redazione del Piano), il progetto inserito nel Piano Intermedio non passa alla fase successiva, quella “del Piano Definitivo”.

Nel frattempo i giovani professionisti che fanno parte dell’Associazione “Piattaforma creativa” nel 2010 partecipano al Progetto “Smilies” a cura dell’Assessorato Regionale alle Attività produttive per il Programma di Cooperazione territoriale europea e co-finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, con il progetto di riconversione creativa “Sanderson Creative Industry”, che viene inserito nell’elenco delle proposte approvate come progetto pilota di servizio.

Un anno fa il Consiglio Comunale di Messina accoglie l’Emendamento alle Osservazioni al Piano Paesaggistico il cui testo recita: “Sottoporre a vincolo quale Bene Paesaggistico ai sensi del’art. 136 e seguenti D.LGS 42/2004 l’Area ex Sanderson essendo la stessa configurabile come un complesso di archeologia industriale di rilievo”. Trovandosi, tra l’altro, in zona tutelata nell’ambito della Legge Galasso (Legge n° 431, 8 agosto 1985). Soltanto due mesi fa, il 3 maggio 2012, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana inserisce il Complesso Industriale “Sanderson & Sons” nella Carta Regionale dei Luoghi e dell’Identità della Memoria “in relazione alla sua rilevanza nella formazione dell’identità e della memoria per la valorizzazione del Patrimonio Culturale Regionale”.

E soltanto cinque giorni prima dal grande evento di venerdì prossimo al Palacultura del “Patto per lo sviluppo della città”, l’assessore Scoglio dichiara al quotidiano cittadino di voler realizzare all’ex Sanderson la Piattaforma logistica collegata al Porto di Tremestieri.

Mentre i giovani sperano in un futuro per la città di Messina con una “fabbrica culturale” – concludono i professionisti di Piattaforma Creativa –  la politica si china, ancora una volta, alle esigenze dei soliti noti!”

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