Il Partito dei Comunisti Italiani di Messina in merito alla notizia riportata dagli organi di stampa e confermata dall’ex ammiraglio Gian Francesco Cremonini (da oltre dieci anni alla guida dell’Arsenale), da cui si apprende che lo stesso Arsenale diventerà il “Centro di eccellenza” per la “demilitarizzazione e lo smaltimento” delle unità navali della Nato fino a duemila tonnellate, invita gli organi istituzionali preposti alla tutela della salute pubblica, sindaco Buzzanca per primo, a spiegare alla cittadinanza se ci saranno rischi e quali misure precauzionali saranno adottate relativamente all’attività che tratta agenti inquinanti e cancerogeni, rifiuti speciali e prodotti chimici e idrocarburi e che si svolgerà a due passi dal centro storico e in una zona d’importanza storico-urbanistica e di rilevante bellezza paesaggistica che, a nostro avviso, dovrebbe essere valorizzata per la fruizione dei cittadini e dei turisti e per attività di ricerca archeologica sottomarina a cura della Soprintendenza del Mare.
“Il Partito dei Comunisti Italiani – si legge in un comunicato a firma del segretario provinciale Antonio Bertuccelli – fa proprie le preoccupazioni espresse da esponenti sindacali che chiedono di avere notizie dirette sul progetto compreso il fatto che Messina non si limiterebbe ad acquisire la commessa ma diventerebbe appoggio logistico per la NATO”.