L’Arsenale di Messina diventerà un “Centro di eccellenza della Nato” per la demilitarizzazione e lo smaltimento di unità navali, non più in linea, fino a duemila tonnellate, il cosiddetto naviglio sottile.
Il progetto della Agenzia industrie e difesa, da cui l’Arsenale di Messina dipende dal 2001, è stato sposato dalla Namsa strumentologistico-amministrativo della Nato, con sede in Lussemburgo. Entro la fine dell’estate una commissione sarà a Messina per verificare lo stato dell’Arsenale e di fatto dare il via libera all’ arrivo nella città dello Stretto delle prime unità navali. Il progetto prevede un investimento di circa 25-30milioni di euro con fondi militari, sotto l’egida dell’Agenziia industria e difesa.
Quali saranno le eventuali conseguenze è ancora presto per dirlo. Certamente se il progetto dovesse andare avanti, potremmo definitivamente dire addio a quella parte della città che ancora oggi è la più ricca di storia e la meno accessibile per i messinesi.