Si è svolta questa mattina una conferenza stampa congiunta presieduta dai presidenti cirscoscrizionali di Messina, allo scopo di sintetizzare “il punto” sullo stato di avanzamento di alcuni rilevanti aspetti dell’attività dei Consigli circoscrizionali in relazione a obiettivi di medio e lungo periodo che sin dall’insediamento ci si è posti in un dialogo avviato con l’Amministrazione cittadina.
Tre sono gli obiettivi perseguiti principlamente dalle circoscrizioni nel quadriennio passato: l’attuazione di forme rafforzate di decentramento amministrativo, l’individuazione di una formula di responsabilizzazione delle circoscrizioni in tema di manutenzioni cittadine e rafforzamento delle politiche di manutenzioni cittadine.
Il raggiungimento di questi tre obiettivi, secondo i presidenti circoscrizionali, sarebbe un risultato importante per tutta la città di Messina, con una vera responsabilizzazione dei quartieri, con la dotazione di strumenti per essere efficaci in certi campi essenziali dell’amministrazione (es.: le manutenzioni cittadine) e con la piena attuazione del decentramento in città, senza il quale, secondo le Circoscrizioni, diventa ogni giorno più arduo difendere la logica stessa dell’esistenza in vita di queste importanti istituzioni territoriali.
I presidenti precisano che nonostante i tentativi iniziali, le migliori intenzioni dell’Amministrazione in merito al rafforzamento delle forme di attuazione del decentramento amministrativo sono rimaste tali: intenzioni. “Nonostante un cambiamento normativo molto stringente, a livello regionale, che impone alle tre grandi città siciliane di dotare i quartieri di funzioni proprie,” si legge in un comunicato congiunto, “l’Amministrazione è ferma da circa un anno sulle posizioni precedenti alla introduzione della nuova normativa. Fatta salva la proposta contenuta in una delibera istruita dall’Assessore Mondello, mai approvata fino ad oggi, nulla è più dato sapere su cosa si intenda fare con le circoscrizioni in città; se le si voglia tenere in piedi – ma solo dando loro poteri concreti – o se non le si voglia più. A maggior ragione, tale silenzio è preoccupante rispetto alle prospettate ipotesi di eliminazione dei consigli circoscrizionali, su cui ancora nulla è stato detto in forma ufficiale”.
Per quanto riguarda l’attuazione pratica dell’accordo del 30%, che prevedeva la compartecipazione dei quartieri al 30% della gestione delle manutenzioni cittadine, seppure propugnata e condivisa inizialmente come una metodologia di attuazione di poteri di decentramento in forma pratica, non è mai partita, nonostante sia stata ideata tre anni fa. “Nessuno degli interventi manutentivi sul territorio”, si legge nel comunicato, “è ad oggi concordato con le deliberazioni dei Consigli circoscrizionali. La programmazione resta lettera morta, una pia illusione. L’accordo, nel complesso, è stato del tutto disatteso. Non possiamo che esprimere, a tal proposito, profondo rammarico e sorda incomprensione rispetto a tale diniego, soprattutto ove si consideri che annualmente il detto accordo è stato autorevolmente firmato dal Sindaco e dagli Assessori competenti.”
Infine, nonostante dichiarazioni di alcuni assessori che fanno pensare alla possibilità di reperire risorse utili per procedere con interventi di manutenzione essenziali per la vivibilità minima e per la sicurezza dei cittadini, ad oggi pervengono dai dirigenti tecnici contrastanti e laconiche parole di resa: in cassa non resta più niente, neppure spiccioli per intervenire per le emergenze più gravi (come la pubblica illuminazione, strade o marciapiedi). “Fatto salvo il minimo servizio di scerbatura”, continuano i presidenti, “assicurato con professionalità pur tra le difficoltà da Messinambiente e dai suoi uomini, ogni campo delle manutenzioni in città versa in condizioni drammatiche, senza che nessun esponente dell’Amministrazione indichi o comunichi da tempo se vi saranno possibilità di attivare almeno gli interventi essenziali per la sicurezza della città. Ci chiediamo e chiediamo: quante risorse ci sono in cassa? Quali gare per assicurare i servizi manutentivi essenziali possono essere avviate e, infine, che fine faranno le risorse dell’ecopass?”.
Tutti questi motivi spingono oggi i presidenti circoscrizionali a presentare all’Amministrazione un appello quasi estremo: le circoscrizioni non riescono ad assicurare le risposte minime ai cittadini che a decine, quotidianamente, chiedono interventi presso i propri uffici e sportelli. Il Sindaco dunque è chiamato dai presidenti a convocare con estrema urgenza le circoscrizioni e faccia loro con onestà intellettuale il punto reale sullo stato della città e della sua gestione quotidiana. “Ne va ormai della stessa esistenza in vita dei nostri sei Consigli”.