Si terrà il prossimo 26 settembre il processo a carico di Benito Santalco dopo il rinvio a giudizio disposto ieri dal gup Maria Teresa Arena nell’ ambito dell’inchiesta sulla gestione dei fondi Easa (Ente di assistenza sociale per gli artigiani). L’ex presidente provinciale del patronato sarà giudicato dalla seconda sezione penale del Tribunale. Ha optato invece per il patteggiamento l’ex assessore comunale della giunta Buzzanca e figlio di Benito, Carmelo Santalco: nei suoi confronti il gup ha disposto la condanna ad un anno e 2 mesi.
Secondo quando ricostruito nelle indagini da parte dei carabinieri Benito Santalco, che fu arrestato lo scorso 3 dicembre 2011, dal 2001 al 2006, abusando della sua qualità di presidente provinciale del Patronato E.A.S.A di Messina, avrebbe minacciato un suo dipendente.
Secondo l’accusa Santalco, approfittando della sua posizione, avrebbe costretto il lavoratore a versare ogni mese prima 500.000 lire, poi 258 euro, ad un’ altra persona che avrebbe lavorato, senza regolare contratto, sia nello stesso Patronato che in una ditta riconducibile ad un familiare dello stesso Santalco.