Si è aperto oggi a Taormina al Centro Congressi Atahotels Capotaormina, il V° Congresso Regionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori di Sicilia. Tra le autorità, anche i rappresentanti dei vertici amministrativi e istituzionali.
Il Presidente della Consulta Nazionale degli architetti, arch. Leopoldo Freyrie, si ė soffermato sul confronto aperto con il governo a proposito della riforma degli ordini professionali, e in particolare della riforma dell’ordine degli architetti. Numerose le questioni sul tappeto. Centrale il ruolo dell’Ordine e del dialogo tra l’ordine e le istituzioni centrali e periferiche in un momento di grave recessione economica e dinanzi alla necessità di riscrivere in profondità i meccanismi di pianificazione urbanistica. Le nostra città – è stato sottolineato da tutti i relatori intervenuti – abbisognano di processi architettonici di RI.U.SO.: un acronimo che definisce la Riqualificazione Urbana Sostenibile.
Il futuro delle nostre città è in un processo di riqualificazione secondo criteri innovativi: sostenibilità ambientale, bioarchitettura, mobilità, risparmio energetico etc. Un disegno di legge regionale sulla “sostituzione edilizia” è stato al riguardo predisposto dall’Ordine, e molte delle indicazioni dell’ordine nazionale sono state positivamente recepite dal governo nazionale nel suo decreto per lo sviluppo. Questo progetto può essere uno straordinario volano per lo sviluppo, in Sicilia e in tutto il Paese.
Architetti, ambientalisti e costruttori sono fortemente convinti che la riqualificazione organica e strutturale della Sicilia rappresenti una priorità per garantire la sicurezza e la qualità dell’Habitat dei cittadini e possa essere un volano economico per il settore delle costruzioni incentivando la ricerca e l’innovazione tecnologica.
Parlare di Rigenerazione urbana sostenibile, tema di grande attualità, serve a fare il punto su un possibile forte motore di sviluppo dell’economia, ed è l’occasione per mettere a sistema le politiche europee, nazionali e regionali: sistema che coniughi le necessità di preservare il territorio e di mettere un freno al consumo di suolo attraverso un progetto di sviluppo e trasformazione urbana improntato alla manutenzione, alla riqualificazione urbana degli edifici e a garantire ambienti urbani più vivibili, più verdi, più sicuri e adeguati alle necessità dei cittadini.
“La Consulta degli Ordini degli Architetti P.P.C. di Sicilia ha ampiamente dibattuto, al suo interno, sulla opportunità di promuovere ed organizzare il V° Congresso regionale in una fase storica così critica per la categoria, vessata com’è da problematiche profonde che riguardano le sempre maggiori difficoltà di accesso ad un mercato del lavoro più che mai asfittico, – sostiene Giovanni Lazzari, architetto e Coordinatore del Comitato Esecutivo del Congresso – Ma proprio tali considerazioni hanno spinto i rappresentanti della Consulta a decidere di proporre un Congresso che, lo si spera, possa rappresentare per gli architetti siciliani quel momento di rottura con un passato, anche recente, irto di ostacoli e difficoltà di ogni genere e, quindi, l’inizio di una nuova fase per i professionisti, in cui dubbi ed incertezze sul futuro si dileguino, lasciando spazio ad attività professionali che possano conclamare la figura dell’architetto quale demiurgo dei processi di trasformazione del territorio, processi mirati alla sostenibilità ambientale e alla migliore qualità della vita da offrire ai cittadini attraverso la realizzazione di città più vivibili.
I temi trattati possono e devono rappresentare un nuovo start –up: la riforma, attesa e mai osteggiata dagli Architetti, significa la possibilità di riallineare le prerogative della professione alle esigenze di una società e di un territorio che nel corso dell’ultimo secolo si sono, ovviamente, trasformati. I Lavori Pubblici, da realizzarsi attraverso processi che garantiscano la qualità del progetto, significano la possibilità di riattivare meccanismi, anche economici, che per la nostra terra hanno sempre rappresentato un volano per l’economia.
E poi, come già detto, il RIUSO: un progetto per il Paese Italia che, si spera, possa essere adattato anche nella realtà siciliana, il cui territorio, così fragile e compromesso, non può più permettersi di spostare in avanti nel tempo gli interventi di rigenerazione sostenibile. Il tutto realizzare con la più ampia condivisione possibile di ANCE, ANCI, CONFINDUSTRIA E LEGAMBIENTE e degli apparati politico – amministrativi della Regione”.
Interverranno al V°congresso, tra gli altri, l’Arch. Lorenzo Bellicini, direttore CRESME (Centro Ricerche Sociologiche e di Mercato) che illustrerà lo studio, commissionato dal CNAPPC, “Città, mercato e rigenerazione 2012, analisi di contesto per una nuova politica urbana”; l’Arch. Leopoldo Freyrie, Presidente Consiglio Nazionale Architetti PPC, che offrirà una “Visione strategica” del progetto RIUSO per il Paese Italia; l’Arch. Mario Cucinella, allievo di Renzo Piano e autore, tra gli altri, del progetto che vedrà, a partire dall’autunno, il restyling di Corso Martiri a Catania; l’arch. Benedetto Camerana, tra gli autori del Villaggio Olimpico di Torino, con la sua “Slow City. La nuova Torino”, e Luigi Prestinenza Puglisi, critico di architettura, laureato in architettura (1979) e specializzato in pianificazione urbanistica (1980).
La Rigenerazione Urbana Sostenibile è il tema principale attorno al quale, quindi, sviluppare l’azione professionale e politica. Si tratta di adottare un programma che coinvolga le forze più consapevoli e mature del corpo sociale, professionale ed economico del Paese, per un grande e profondo programma di rinnovo del patrimonio edilizio e delle intere città da attuare nel prossimo ventennio: questo programma vede impegnati su diversi tavoli di confronto i rappresentanti di settore di tutt’Italia.