“No all’Imu per le case inagibili della zona Ritiro-Tremonti, adesso”. Lo chiede con urgenza all’amministrazione comunale, la V Circoscrizione. Molte case della suddetta zona risultano ancora scritte nelle documentazioni tributarie del Comune di Messina, che, pertanto, procederàentro il mese di giugno a richiedere la riscossione del tributo I.M.U. previsto, nonostante siano state sgomberate e disabitate a causa del dissesto idrogeologico.
La V Circoscrizione chiede che l’Amministrazione e l’Assessore al Patrimonio di intervenire prontamente per eliminare definitivamente la possibilitàche possa verificarsi la paradossale richiesta di pagamento del tributo sulla prima casa per abitazioni inagibili e sgomberate da diversi anni. Ciòche serve ora èun tavolo tecnico che affronti la discussione urgente e la contestuale risoluzione del pagamento dell’I.M.U. da parte delle famiglie formalmente proprietarie degli immobili inagibili del Piano di Zona Ritiro –Tremonti, da tenersi presso la sede della V Circoscrizione, cui prendano parte gli organi amministrativi che abbiano facoltàdi intervento su tale vicenda, ossia l’ Assessore al Patrimonio, l’Assessore al Bilancio e alle Politiche Finanziarie, il Dirigente ai Tributi ed il Dirigente al Patrimonio.
La tassa è la più discussa in tutta la nazione, e se dovessero pagarla anche i padroni di case non più abitabili, sarebbe una situazione fuori dal comune. Ma siamo a Messina, chi si stupirebbe?