ENTE FIERA: I CONSIGLIERI MPA SI AUTOSOSPENDONO DAL DIRETTIVO PROVINCIALE “FINCHE’ VENTURI RIMARRA’ NEL GOVERNO LOMBARDO”

 

L’ultimo appello dei dipendenti dell’Ente Fiera non è certo passato inosservato, soprattutto in casa MPA.I consiglieri della Provincia di Messina, Roberto Cerreti, Nino Previti e Roberto Gulotta scrivono al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, in merito alle ultime richieste di aiuto da parte dei dipendenti dell’ente autonomo fiera di Messina, “ormai abbandonati da tutte le istituzioni locali, con in testa l’assessorato regionale delle attività produttive retto da Marco Venturi”.

“Nella nota diramata dai dipendenti del suddetto ente – scrivono Cerreti, Previti e Gulotta – viene denunziata la scarsa attenzione di Venturi che, snobbandoli in più occasioni, ha sempre evitato il confronto, dirottandoli in dialoghi improduttivi ed occasionali con funzionari e dipendenti del suo assessorato. Quanto sopra- si legge nella missiva- è un fatto gravissimo ma, sicuramente, non meno del ‘silenzio assordante’ calato sulle principali istituzioni locali messinesi sull’argomento e sull’inquietante decisione della soppressione della nostra storica fiera internazionale, con il Comune e la Provincia che, addirittura, in questi giorni hanno sentito il bisogno, tramite i propri leader, di festeggiare l’apertura dei cancelli della fiera al pubblico messinese, motivando fieri che ‘finalmente il fronte mare è stato restituito ai cittadini peloritani’ ma, omettendo il dato più importante, ovvero la loro chiara connivenza nell’ingiustificabile ed orrida decisione di liquidare un pezzo importante della nostra storia e di quel tanto decantato orgoglio messinese”.

Non sfuggirà presidente che, oltre le motivazioni politiche e massoniche dei messinesi che contano nel tacere su tale incredibile vicenda, le vere responsabilità per l’ecatombe dell’ente fieristico, sono da ricercarsi nelle grandi responsabilità per l’ecatombe dell’ente fieristico, sono da ricercarsi nelle grandi responsabilità dell’assessore Marco Venturi – si continua a leggere – che in più fasi ha dimostrato di non essere all’altezza della situazione, stentando nel decidere e nel fornire continuità commissariale alla fiera, lasciando di fatto i dipendenti incerti per il loro futuro e senza stipendi dal mese di dicembre 2011. Non può assolutamente l’ipotesi del trasferimento dei dipendenti in una partecipata regionale essere la soluzione ad un problema che non è solo loro, ma dell’intera comunità messinese, per lo meno della maggior parte di quelli che contano, quanto invece la garanzia per la continuità di un settore fondamentale per lo sviluppo delle economie sociali territoriali, quali l’internazionalizzazione e l’europeizzazione delle produzioni locali della nostra provincia. A noi messinesi – concludono i tre consiglieri provinciali – non interessano le decisioni dei pochi sulla volontà dei tanti”.

Proprio per questi motivi chiedono al governo, nell’ultimo scorcio di mandato, di rivedere la propria posizione sulla soppressione dell’ente fieristico messinese “consentendoci, in un periodo storico e culturale particolarmente complesso per il nostro paese, di poter ancora gioire per quel che è stato uno dei vanti per l’immagine della ‘Città dello Stretto’. Comprenderà bene presidente che oggi, più che mai, sono notevoli le difficoltà per chi vuole ancora sforzarsi di credere nel progetto autonomista, soprattutto alla luce delle tante movenze tecnico politiche attuate a discapito del territorio messinese in tutti i settori, per cui cè bisogno di segnali forti che dimostrino il cambiamento di questo trend politico, con un gesto chiaro e definito in tal senso: l‘espulsione dalla sua giunta di Marco Venturi, reo responsabile dei maggiori atti politici nocumentali nei confronti dei messinesi. Infine, presidente – chiosano i tre – seppur convinti che saprà soddisfare la richiesta e le necessità del territorio messinese, comunichiamo ufficialmente la decisione di sospenderci dal direttivo provinciale dell’Mpa di Messina, per lo meno sino a quando Marco Venturi rimarrà nella sua giunta”.

 

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