“Il Dott. Pietro Di Miceli è nominato Commissario ad acta presso l’Ear Teatro Vittorio Emanuele di Messina, al fine di procedere all’inquadramento ed adeguamento economico del personale in atto impiegato all’interno del Teatro. Il presente incarico è conferito a titolo gratuito e dovrà avere compimento entro il 31 luglio 2012 salvo eventuali e motivate proroghe”: questo quanto si legge nella lettera d’incarico datata 11 maggio 2012 e firmata dall’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Daniele Tranchida.
Il dirigente amministrativo dell’assessorato regionale ha raggiunto gli uffici dell’Ente lo scorso 11 giugno, per portare a compimento un intervento che potrebbe essere risolutivo per gli orchestrali ma che certamente non è “politicamente digerito” dall’amministrazione dell’Ente.
Infatti, come si evince dalle motivazioni dell’incarico, l’Ear non avrebbe emanato, come d ’obbligo da parte del Consiglio di Amministrazione in base all’articolo 13 dello statuto dell’Ente, il regolamento organico del personale e il trattamento economico e giuridico.
Il decreto assessoriale fa anche riferimento ai “numerosi comunicati stampa prodotti dalle principali sigle sindacali relativi alla situazione interna dell’Ear Teatro Vittorio Emanuele di Messina” e alla “memoria prodotta dal Dipartimento Turismo Sport e Spettacolo, dalla quale emerge un profondo disagio fra il personale dell’Ente di cui trattasi e nella considerazione che tale situazione nasce, principalmente, dalla incertezza giuridico-economica del personale amministrativo, tecnico e orchestrale, attesa la mancanza della citata pianta organica e l’assenza di certezze sullo stato del proprio inquadramento, anche per la parte economica, da parte del personale suddetto”.
Una situazione che secondo Tranchida rende elevata la percentuale di contenzioso, che spesso vede il “soccombere dell’amministrazione con conseguente aggravio delle spese per l’Ente”.
