I ROTTAMATORI DEL PDL CHE VOGLIONO RIPARTIRE…AZZERANDO IL PDL

 

Parlano di un partito “ingessato”: quello che ancora oggi li chiama “giovani”, mentre loro, la base, quella dei circoli “Quo Usque Tandem…”, della Giovane Italia e “Catilina-Morgana” del Popolo della Libertà, chiedono maggiore protagonismo e cercano di reagire alla recente debàcle elettorale e alla gestione antidemocratica del loro partito.

Sono i rottamatori del PDL messinese, che hanno indetto per il prossimo sabato 9 giugno una assemblea cittadina nel Salone delle bandiere del Comune “per ascoltare la cittadinanza messinese, del centrodestra e non solo, e confrontarsi con essa per ripartire più forti di prima, per lanciare un nuovo progetto di sviluppo della città”.

Modereranno i lavori ed interverranno gli esponenti dei circoli promotori, a cominciare da Ciccio Rizzo, candidato Sindaco di Lipari con la lista “Vento Eoliano” e consigliere d’amministrazione dell’E.A.R. Teatro Vittorio Emanuele di Messina, che tratterà di elezioni primarie, movimenti civici e dei recenti inusitati tagli a danno della cultura messinese. A conclusione di questo intervento si terrà un collegamento in videoconferenza con Paolo Piffer, candidato Sindaco di Monza con la lista civica “PrimaVera Monza”.

 Diverse le criticità da cui partire, e che vengono sottolineate in un documento: “Lo “strappo” ai messinesi della Presidenza dell’Autorità Portuale, le continue prevaricazioni perpetuate ai danni della nostra città da parte dei governi regionale e nazionale ed il silenzio, sul punto, da parte di chi rappresenta Messina – scrivono gli organizzatori in un comunicato – La débacle elettorale in occasione delle ultime amministrative, che ha visto praticamente azzerate le rappresentanze sindacali e consiliari degli esponenti del Popolo della Libertà in quasi tutti i Comuni della provincia, incluse “roccaforti” storiche come Barcellona Pozzo di Gotto e San Pier Niceto ed importantissimi centri come Lipari e Santa Teresa di Riva: tutto ciò certamente senza che i dirigenti pidiellini, ed in genere tutti coloro che hanno ruoli decisionali, siano esenti da colpe, per aver opposto dinieghi o anche semplicemente per essere rimasti silenti e non aver avuto il coraggio di sposare scelte nuove ed in controtendenza.

L’ingessatura complessiva di un partito che non ha più aderenze con il territorio e con la base dei suoi iscritti, che si è sottoposto a congresso per non cambiare poi incredibilmente nulla, che bada più alle alchimie e non scommette sulla nuova classe dirigente.

Il “fiato sul collo” dell’antipolitica, che tenta a tutti i costi di contrapporre la strada maestra della politica (che rimane la vera soluzione ai problemi del quotidiano ed alla crisi istituzionale ed economico-finanziaria degli enti locali) all’importante ruolo giocato dalla c.d. “società civile”, che nell’auspicato processo di rinnovamento dovrà avere pieno titolo ed a ben guardare altro non è che una parte di società che non si riconosce in una certa politica, e quindi è una certa politica che non è capace di rappresentare tutta la società”.

 

Tra gli interventi previsti quelli di: Aldo Borgosano, Presidente del Circolo “Catilina-Morgana”; Piero Adamo, Presidente del Circolo “Quo Usque Tandem…”; Ferdinando Croce, Presidente cittadino della Giovane Italia di Messina; Felice Panebianco, responsabile U.G.L.-U.T.L. Messina per le politiche giovanili; i giovani rappresentanti dei movimenti all’Università e nelle scuole, ed infine gli esponenti dell’associazione ambientalista “Fare Verde” e del network “ZDA – Zona d’Arte Zona Falcata”.

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