Serata impegnativa quella che ha visto la prima riunione della giunta eletta gli scorsi 6 e 7 maggio, all’interno di una sala consiliare occupata da una platea di curiosi un po’ troppo rumorosa e invasiva, come fatto giustamente notare da alcuni addetti ai lavori, ma parecchio partecipe.
Poco dopo le 19 di lunedì 5 giugno, 29 consiglieri su 30 si sono presentati per prestare giuramento ed affrontare la prima votazione, unico assente giustificato il dottor Carmelo Materia. Attesissima la decisione relativa all’assegnazione della carica presidenziale, con un favorito che verrà effettivamente eletto con 18 voti: Angelo Paride Pino. Appartenente al gruppo PdL è stato il consigliere più votato alle scorse amministrative, con più di 500 preferenze, e si è affermato presidente consiliare grazie ad una seconda votazione causata da un primo nulla di fatto.
Conseguenza diretta di una visibile spaccatura all’interno dello stesso gruppo proveniente dalle liste Catalfamo, i tredici voti iniziali avuti da Pino si erano rivelati insufficienti; alcuni consiglieri del centrodestra, ma non del PdL, si erano infatti astenuti o espressi votando per Carmelo Cutugno.
Così è stata indetta una sospensione atta ad una consultazione durata quasi quaranta minuti.
L’elezione del presidente è avvenuta poi senza contestazioni e col previsto ordine, così che si è passati agli altri punti in programma: la nomina del Vice presidente e del Segretario del Consiglio.
Sono emerse allora le figure di Carmelo Pirri (Cantieri Popolari Noi Sud), e dell’unica donna consigliere, Venerita Mirabile.
In generale, con la chiusura definitiva di questo primo consiglio dell’era Collica alle ore 21:45 circa, si è potuto notare un PdL molto compatto, che con i suoi tredici o quattordici componenti farà, a meno di sorprese, sentire il proprio peso in un futuro già avviato, ed una restante parte di centrodestra ruotante intorno un altro consigliere punto di riferimento dell’ex schieramento Catalfamo, Carmelo Cutugno.
Meno unita ma combattiva la minoranza di sinistra, nei due schieramenti SeL/PD e “Voltiamo Pagina”.
Adesso, con l’unica sostituzione annunciata del consigliere Giuseppe Saija il quale, in qualità già di assessore e vicesindaco, si è detto rinunciatario a favore di Roberto Bonazinga, non resta che aspettare le successive riunioni per meglio comprendere l’andamento di un consiglio comunale prettamente di destra a fianco d’ un sindaco e corpo assessori eletti tra la vincente coalizione di Sinistra e movimenti civici.
Forse un indizio, che farebbe ben sperare, viene dalle parole pronunciate dal neoletto presidente, appena ratificato il voto: “Adesso potremo cominciare a lavorare per il bene della città, con un primo importante obiettivo: riavvicinare i cittadini alla politica che recentemente li ha molto delusi, augurandomi di poter svolgere al meglio la funzione affidatami. E’ importante una democrazia partecipata con una collaborazione tra i cittadini e l’istituzione, collaborazione che spero il nostro consiglio riuscirà a favorire.” (CARMEN MERLINO)