Conferenza stampa di saluto del tecnico marchigiano che elogia squadra, società ed ambiente: “Ho trascorso tre mesi importanti a stretto contatto con professionisti seri in una piazza di alto livello. Non so se resterò, di certo non abbiamo lasciato nulla d’intentato. Ringrazio in particolare Sandro Santoro col quale ho instaurato un bel rapporto”.
“Ora staccherò la spina per un po’,- dice Sacco -‘ E’ vent’otto anni che faccio questo mestiere e di sicuro lo farò per ventinove. Dove? Non mi sono ancora posto il problema”.
“Sono contentissimo del rapporto instaurato coi ragazzi, posso solo dire che mi hanno aiutato molto ed abbiamo stravolto tutto rispetto al mio arrivo. Abbiamo cambiato tante cose riguardo al modo di stare in campo e ci siamo dati un’identità coraggiosa che abbiamo mantenuto per tutto il finale di stagione facendo divertire il nostro pubblico”.
Col Brindisi non potevamo fare di più considerate le assenze ed il valore dell’Enel Abbiamo mantenuto la nostra identità puntando sull’aggressività difensiva per evitare di far schierare la difesa pugliese che senza dubbio è molto più fisica della nostra. Il nostro credo era quello di alzare il numero di possessi, giocare in velocità e sui ribaltamenti dato che abbiamo in organico tanti giocatori di uno contro uno. Anche in gara tre – precisa Sacco – abbiamo espresso una bella pallacanestro con giocate difficilmente ripetibili in partite così decisive e dal peso specifico rilevante. Sono soddisfatto dei mesi trascorsi qui perché questo gruppo in poco tempo ha trovato la sua personalità nonostante qualche lacuna che inevitabilmente rimane. Ringrazio lo staff tecnico di alto livello che mi ha coadiuvato con bravura e dovizia di particolari nel lavoro svolto. Io motivavo i ragazzi ma una grossa fetta di merito va a loro”.
..”Non posso che parlarne bene della societa” del Presidente Bonina -chiude il coach -. Fino all’ultimo ha dato una dimostrazione alla squadra di disponibilità e voglia di passare questo turno di semifinale. Mi hanno sempre esortato per trovare quel quid in più per far fare un salto di qualità ed insieme al gm Sandro Santoro, al quale rivolgo un saluto particolare, abbiamo lavorato notte tempo per non lasciare nulla d’intentato e provare a centrare l’impresa”. (CICCIO MANZO)