“MY WEEK WITH MARILYN”: AL CINEMA UN RITRATTO INTIMO DEL MITO AMERICANO

 

Uscirà il prossimo 1 giugno nelle sale italiane, My week with Marilyn, diretto da Simon Curtis e presentato lo scorso anno al Festival del Cinema di Chicago. Candidato a due premi Oscar e vincitore di un Golden Globe, il film ha incassato buone critiche pur non avendo ottenuto grande partecipazione di pubblico al botteghino statunitense.

La storia è tanto vera quanto banale. L’aiuto regista del film Il principe e la ballerina, realizzato in UK nel 1957, sogna e ottiene di trascorrere del  tempo con la bellissima protagonista, Marilyn Monroe, ingaggiata dal regista inglese Lawrence Olivier, grazie alla sua straordinaria fama proveniente da oltreoceano.

Tuttavia, si insinua nel racconto di Colin Clark (questo il nome del giovane) la volontà di scoprire un aspetto più intimo e sincero della donna più famosa e sexy del momento, la quale è provata dall’assenza del marito e da una crisi emotiva per l’ aborto, proprio avuto durante le riprese, e  alcuni problemi sorti sul set.

La promettente Marilyn, infatti,  si dimostra tutt’altro che una perfetta attrice mostrando deludenti difficoltà di concentrazione e di memorizzazione  che costringeranno regista e staff a numerosi ciak delle medesime scene. Solamente suggerita, ma per nulla provata, sarebbe la mancanza di talento attribuita all’attrice che ha fatto benevolmente parlar di sé per oltre mezzo secolo dalla sua morte, avvenuta nel  1962.

La vicinanza del giovane Colin si rivelerà salutare per la bella quanto fragile donna, dipinta come insicura e a tratti depressa e che sembra necessitare di presenze che la facciano sentire protetta e rilassata.

Alla fine della settimana, le riprese si concluderanno con un’ottima riuscita e un grande apprezzamento da parte del regista.

L’interpretazione di Michelle Williams (portata a conoscenza del pubblico con la nota serie televisiva Dawson’s Creek) ha dato un carattere meno deciso e più profondamente insicuro a un’icona mondiale, pur non rinunciando a  una quanto mai affascinante e torbida sensualità che le hanno valso la nomination all’Oscar come migliore attrice e la vittoria del Golden Globe. (FRANCESCA DUCA)

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