Si sentono discriminati e si dichiarano pronti a consegnare le licenze di esercizio. I commercianti e gli artigiani di via Garibaldi, circa una sessantina, hanno rivolto un appello al Sindaco Buzzanca: “Vogliamo continuare a lavorare per vivere ed essere messi in condizione di poter pagare le tasse”.
Una vera e propria “rivolta” causata dai disagi che commercianti ed artigiani lamentano a causa della crisi economica alla quale si aggiunge anche la difficile fruibilità della zona, dove non esistono aree di parcheggio e piazzuole di sosta che possano favorire la ripresa delle proprie attività lavorative.
“Sulla via Garibadi – scrivono i commercianti – è stata rimossa la preesistente corsia preferenziale ed insiste la possibilità di posteggiare mezzi a quattro ruote (a pagamento) e motocicli e che l’amministrazione ha provveduto alla creazione di piazzette tematiche per attirare l’attenzione di consumatori e incrementare la commercializzazione, e ci riteniamo discriminati”.
La richiesta è precisa: “si adotti lo stesso metro di misura, rimuovendo la ingiusta corsia preferenziale collocata tra la restante parte che va da viale Boccetta a piazza Castronovo, dove i sottoscritti e i propri dipendenti prestano attività lavorativa, anche con l’istituzione di parcheggi a pagamento e la creazione di stalli per le fermate dei mezzi pubblici di trasporto”.
Tra le critiche rivolte all’amministrazione anche una che riguarda la presenza dei Vigili Urbani: secondo i sottoscrittori della lettera, infatti, “a causa della costante azione repressiva da parte di Vigili Urbani che stazionano tutti i giorni e a tutti gli orari, elevando multe salate anche per brevi soste causate dalla mancanza di aree limitrofe destinate allo scopo, vedono fortemente compromessa la propria attività e, di conseguenza, la propria economia e quella dei propri dipendenti. Compito di una Amministrazione Comunale sopra le parti e di buon senso è quello di rimuovere evidenti disparità tra i cittadini, siano essi operatori economici, dipendenti o utenza, e, in momenti di crisi profonda come quello che attraversa l’intero Paese, anche l’adoperarsi per garantire le essenziali forme di sostentamento per le proprie famiglie e per quelle di chi presta opera lavorativa presso le nostre aziende”.
“Sig. Sindaco – conclude la lettera – vogliamo continuare a lavorare per vivere ed essere messi in condizioni di poter pagare le tasse, considerato che le licenze d’esercizio sono state rilasciate regolarmente senza tenere conto se esistevano i parcheggi. Sig. Sindaco, l’esasperazione ci porta ad affidarLe simbolicamente copie delle licenze d’esercizio (che troverà allegate) per evidenziarLe la gravità del momento, non escludendo che in mancanza di adeguata risposta risolutiva in tempi brevi, consegnarLe gli atti originali e l’istanza di chiusura attività”.