Puntuale come ogni anno, arriva rapporto sul profilo dei laureati dei 61 Atenei aderenti al Consorzio Interuniversitario Almalaurea. Gli studenti dell’Università degli Studi di Messina coinvolti nell’indagine sono 4.643, di cui 2.885 relativi ai corsi di laurea trieannali, e 1.042 relativi ai corsi di laurea specialistici.
Per quanto riguarda nello specifico i corsi di laurea trieannali, il 78% dei laureati di Messina porta per la prima volta in casa il titolo accademico: infatti la maggior parte dei laureati del 2011 non ha genitori laureati, mentre la media nazionale è del 75%. Ma i nostri laureati si laureano i media con sei mesi circa “di anzianità” in più rispetto alla media nazionale: infatti la laurea viene conseguita in media a 26.3 anni dagli studenti di Messina, mentre nel resto d’Italia la media è di 25.7 anni, ma 1/4 dei laureati di casa nostra si immatricola con 2 o più anni di ritardo rispetto alla media nazionale. Non è chiaro se la statistica tenga conto di quei tanti studenti che cambiano indirizzo di studi “in corsa”.
Nell’Ateneo peloritano, il 35% dei laureati ha conseguito il titolo nei tempi giusti (media nazionale del 38%), mentre il 23% si laurea al primo anno fuori corso.
Il 74% dei laureati di Messina ha svolto attività di tirocinio o stage durante il corso di studi, percentuale molto più elevata rispetto la media nazionale (60%). Ma gli studenti nostrani frequentano le lezioni meno rispetto alla media nazionale: il 60% ha frequentato oltre 3/4 delle lezioni programmate, mentre la media nazionale è del 69%. Ma questo dato potrebbe essere “falsato” dalla quantità di corsi di laurea che prevedono, o meno, la frequenza obbligatoria. Solo il 36% è pienamente soddosfatto del corso di laurea frequentato, mentre coloro che sono “semplicemente” soffisfatti coprono l’88% dei laureati, conformemente alla media nazionale (89%). E dopo la triennale, il 79% prosegue gli studi, percentuale leggermente superiore alla media nazionale (77%).
Passando all’analisi dei laureati nei corsi biennali, vediamo come l’esatta metà dei laureati di Messina conclude gli studi specialistici in regola coi tempi, percentuale superiore rispetto ai laureati triennali. La media nazionale invece è del 47%. Nell’Ateneo peloritano i laureati biennali hanno un’età media di 28.2 anni (media nazionale: 27.8), ma anche qui influisce l’immatricolazione tardiva per molti studenti. Solo il 4.5% fa esperienze di studio all’estero. Nel percorso specialistico il 55% degli studenti compie nuovamente attività di tirocinio o stage, percentuale quasi identica al resto d’Italia (54.5%). Quasi il 90% si ritiene più o meno soddisfatto del corso di laurea biennale, ed il 70.5% dichiara che tornando indietro, ripeterebbe la scelta fatta. Ma, evidentemente, due lauree non bastano, perché poco più della metà dei laureati biennali intende proseguire la formazione, con Master o dottorati di ricerca.
Nel complesso, dopo il passaggio dal sistema quinquiennale al 3+2, notiamo come si sia alzata la media dei laureati in corso: nel 2004 a Messina era solo il 5%, contro l’attuale 37%. Aumentano vistosamente anche i tirocinii, svolti dal 63% dei laureati del 2011, contro il 14% del 2004.
Se il passaggio al sistema 3+2 aumenta vistosamente il numero di laureati in corso, bisogna vedere se anche la qualità degli studi sia aumentata, visto che molti studenti dell’Ateneo peloritano spesso e volentieri, smentendo i dati di Almalaurea, esprimono numerose lamentele sui corsi di laurea specialistici, con fin troppe materie “ripetute” nel corso biennale, spesso con gli stessi docenti già incontrati nelle triennali. Questo spinge gli studenti che ne hanno la possibilità, di “fuggire” verso gli Atenei del nord, cercando corsi di laurea specialistici maggiormente completi rispetto a quelli presenti a Messina. Si, ci si laurea più velocemente, ma, come si suol dire, il gioco vale la candela? (SIMONE INTELISANO)