In occasione del decennale dell’Associazione TSRMV (tecnici sanitari radiologia medica volontari) la band AEDO propone un evento Musicale a fini solidaristici in data 19 Maggio ore 21,00 al Palacultura di Messina che ha per titolo “I giardini che nessuno sa”.
La band ripercorrerà i migliori successi proposti negli ultimi 10 anni nelle piazze e nei teatri della Provincia in versioni ed arrangiamenti del tutto originali. L’evento proporrà inoltre dei suggestivi balletti che accompagneranno i brani eseguiti; protagonisti sono giovani ballerini di una scuola di ballo messinese. Ospite della serata sarà Alberto Bertoli, figlio dello scomparso Pierangelo che proporrà alcuni brani del suo nuovo LP in previsione del suo tour estivo.
Inoltre l’organizzazione si impegna a devolvere parte del ricavato dell’evento ad un iniziativa per cui la compagine è impegnata ormai da tempo, ossia l’avvio di un DOPODINOI, un progetto pilota che rappresenta una delle più recenti sperimentazioni di residenzialità di tipo familiare per disabili nel territorio messinese. L’obiettivo di questa sperimentazione è di fornire ai cittadini disabili e alle loro famiglie una soluzione alternativa alle varie forme di residenza assistita e di comunità socio sanitaria (RSA) che comunemente vengono prospettate per il “dopo di noi” dalla normativa nazionale e regionale.
Sono sperimentazioni che iniziano a diffondersi pian piano, che partono proprio dal territorio, da associazioni, fondazioni, da Comuni e Province, e rispondono alla concreta esigenza di progettare il futuro prima del verificarsi dell’evento luttuoso o comunque di qualche impossibilità per i famigliari di accudire la persona disabile. Queste sperimentazioni tendono anche alla reale integrazione, mettendo vicino, nella vita di tutti i giorni, la persona disabile e la persona non disabile.
Escono dalla logica della pura emergenzialità e hanno invece una visione più matura e consapevole del futuro, mettendo al centro la persona con le sue aspirazioni, con i suoi limiti, le sue capacità. Lavorano verso i percorsi di autonomia e di dignità della persona disabile, persona che è portatrice anzitutto di diritti, cercando quindi di superare i limiti e le barriere che esistono ancora oggi nella società e spesso anche nelle stesse famiglie.