Nel giorno della festa dei lavoratori, a Messina c’è stato chi non ha avuto nulla da festeggiare. Per i licenziati Servirail il lavoro è quello che non c’è e nel giorno della festa dei lavoratori hanno deciso simbolicamente di chiamare a raccolta tutta la comunità messinese proprio nel luogo simbolo delle tante vertenze cittadine, quel binario uno della stazione centrale dove da oltre cinque mesi sono in presidio per difendere il proprio lavoro.
Forze politiche e sindacali sono state chiamate dai lavoratori a partecipare e dare il senso a una rinnovata unita per difendere il lavoro, bene assoluto che manca a questa città. La risposta c’è stata: al binario 1 si sono ritrovati il Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale, numerosi consiglieri comunali, il Presidente della Provincia, gli onorevoli Garofalo e D’Alcontres, il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese ma anche il segretario cittadino del PD e di SEL, l’Assessore regionale Centorrino e il presidente cittadino delle ACLI. Tutti insieme in un assemblea aperta con un unico tema al centro: il lavoro che non c’è.
Al termine un ricordo è andato a chi nel lavoro ha perso la vita e tutta l’assemblea si è spostata alla Stazione Marittima per deporre una corona di fiori sul monumento in ricordo dei cinque marinai del Segesta Jet.
“Un primo maggio diverso e si speranza – commenta la Cisl – dal valore fortemente simbolico. Ci auguriamo sia l’inizio di un percorso comune di tutti coloro che in questa città hanno responsabilità sociali e politiche e si intraprenda una strada verso la riconquista del bene più importante, il lavoro. Una strada che non bisogna abbandonare”.