REGIONE SICILIA, SI RISCHIA LO SCIOGLIMENTO: BOCCIATE NORME DELLA FINANZIARIA

Il commissario dello stato ha impugnato 80 norme della finanziaria approvata dall’Ars, tra le quali il mutuo da 558 milioni e l’accantonamento negativo di 192 milioni da coprire con la valorizzazione dei beni immobili. Il commissario ha cosi’ cassato l’architrave del bilancio, creando un buco di 900 milioni, e l’Ars rischia lo scioglimento se entro il 30 aprile non varera’ una nuova legge.

Il presidente dell’Assemblea Francesco Cascio convochera’ l’aula al piu’ presto.

Il Presidente della Regione Raffaele Lombardo che in mattinata ha riferito all’aula di Palazzo dei Normanni in riferimento al suo caso giudiziario ha dichiarato: “State tranquilli, l’Ars lavorera’. Adotteremo le misure necessarie per evitare scigliomento”. Alla domanda dimissioni in estate per anticipare il voto in autunno? ”Non so, la legge prevede un tempo di tre mesi per indire le elezioni. Magari, anche prima pero”’, risponde ed esclude un sua candidatura. ”Altri si occuperanno delle alleanze” per le prossime elezioni, dice.

Tra le prime reazioni c’è da registrare quelle di D’Alia segretario regionale UDC che attacca: “Altro che dimissioni ad ottobre del governatore siciliano, Raffaele Lombardo, bisogna invece commissariare la Regione”. “La bocciatura del bilancio da parte del Commissario dello Stato – spiega D’Alia – conferma la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni che abbiamo manifestato in questi mesi. Oggi si apre una grave crisi istituzionale dovuta all’ incapacita’ del governo e della sua maggioranza di varare un vero piano di riforme strutturali per risollevare la nostra regione. Penso che l’unica strada per salvare la Sicilia sia il commissariamento della Regione. Occorrono, infatti, scelte dolorose e immediate per garantire la tenuta dei conti pubblici siciliani”. Secondo il senatore dell’Unione di Centro “e’, inoltre, necessario aprire una fase politica nuova che segni la totale discontinuita’ con un passato fatto di governi di centrodestra e di centrosinistra che hanno agito con accanimento sul versante della spesa, portando al fallimento la regione”.

“Le forze politiche ne prendano atto – conclude D’Alia – e anziche’ avvitarsi su di una inutile quanto dannosa discussione sulle alleanze si assumano la responsabilita’ di un cambiamento reale, in linea col poco tempo a disposizione per rimediare ai guasti del passato”.

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