In questa Città, in cui molte istituzioni danno troppo spesso uno spettacolo triste e scoraggiante, tra inefficienze, sprechi e privilegi vari, questo 25 aprile, è stato un’occasione per prendere una boccata di aria pulita: una manifestazione di buon senso e concretezza, in cui i cittadini hanno raccontato ciò che quotidianamente, nel silenzio e nell’indifferenza della politica, sperimentano. FUORI i TIR dalla Città, Stop al cemento, rifiuti zero, basta Amianto, indipendenza energetica, mobilità sostenibile, nuovi stili di vita, servizi sociali degni di questo nome, partecipazione. I cittadini e il mondo delle associazioni nel tempo hanno mostrato di avere Idee e progetti che mettono insieme sobrietà, integrazione e risparmio, dimostrando che intervenire a favore della qualità della vita non solo è possibile e necessario,ma anche conveniente. I pochi strumenti di partecipazione e controllo, in modo scellerato, sono stati cancellati. Ci ha pensato il governo Berlusconi a togliere l’incomodo, cancellando frettolosamente quella novità dalle leggi dello Stato. Difensore Civico e conseguentemente Referendum popolari. La Finanziaria 2010 (legge 191/2009, articolo 2, comma 186, lettera a) dispone infatti che i comuni provvedano alla “soppressione della figura del difensore civico…”. Per risparmiare… Da qui bisogna ripartire per trovare assieme strumenti d’intervento che impediscano ancora lo scempio di risorse pubbliche,di territorio,di futuro. Dal nuovo approdo di Tremestieri, agli svincoli infiniti, alla gestione dell’edilizia popolare, al disastro rappresentato da Messinambiente, ATM, AMAM, SERVIZI SOCIALI i cittadini devono CHIEDERE CONTO rispetto alle consolidate abitudini della politica che usa per sé il denaro pubblico, senza prospettive per il bene comune e la collettività. Bisogna riscoprire il valore e la bellezza dei diritti civili.Oggi, sul viale Boccetta,dove mancavano i partiti e i cortigiani,è stato dato un esempio che vale più della parola. L’emancipazione parte da questi piccoli esempi.Dallo stare in piazza,dal mostrare la faccia,dal non avere paura.Non importa il numero dei partecipanti.Quello che conta è l’esserci.Il “mestiere di cittadini” inizia così. Grazie agli oltre 40 partecipanti,donne e uomini liberi.Grazie ai mezzi di informazione che non hanno taciuto. Messina ha bisogno di pulizia,di moralità,di coraggio. (SARO VISICARO)