“Ciò che è successo lunedì, con l’inaugurazione della radioterapia, senza che sia stato realizzato il centro d’eccellenza oncologico, è un delitto”: sono queste le parole del sindaco Giuseppe Buzzanca, intervenuto durante la conferenza stampa tenutasi stamane a Palazzo Zanca, organizzata dall’on. Giovanni Ardizzone, con la presenza dell’on. Beninati, per discutere delle sorti del tanto sognato Polo Oncologico, del quale il futuro sembra per nulla promettente. Inoltre, secondo Beninati, “ciò che è successo lunedì rappresenta anche la morte del Piemonte”.
Il Polo Oncologico, che doveva avere luogo a Messina, prevedeva 173 posti letto: di questi, oggi ne ritroviamo solo 17 al Policlinico Universitario. Nel 2005 il Ministero della Salute finanziava la costruzione di un centro oncologico al Papardo con 41 milioni di euro, nonostante, poco prima, l’assessorato regionale avesse espresso perplessità in merito all’idoneità del Papardo a sostenere tale struttura.
“Anche una legge firmata nel 2009”, ricorda Ardizzone, “confermava che il centro oncologico andava costruito a Messina”. Ora, quel centro d’eccellenza oncologico, “potrebbe essere costruito a Catania”, dichiara Beninati, “ma non più al Garibaldi come previsto, ma a Misterbianco”.
Nel marzo 2010, l’assessore regionale alla salute, Massimo Russo, dichiarava che dopo l’aggregazione delle due aziende Papardo e Piemonte, “l’assessorato riteneva che il finanziamento per la realizzazione del Polo Oncologico presso il P.O. Papardo non rivestiva più carattere di attualità, e pertanto l’investimento andava concretizzato nei lavori di ristrutturazione degli spazi esistenti del presidio, da destinare ai servizi della nuova A.O. Papardo Piemonte”.
Ciò che si evince senza dubbio dall’incontro di oggi, è che l’inaugurazione della radioterapia al Papardo, assolutamente inutile ed inutilizzabile senza un centro d’eccellenza oncologico affiancato, rappresenta, usando le parole di Beninati, la morte sia del Polo Oncologico a Messina, sia del Piemonte. (SIMONE INTELISANO)