INQUINAMENTO: IL MINISTERO DELL’AMBIENTE DIFFIDA LA RAFFINERIA DI MILAZZO

 

Su proposta di Ispra e Arpa Sicilia, il Ministero dell’Ambiente ha diffidato la raffineria di Milazzo ad adempiere ad una serie di prescrizioni riguardanti l’abbattimento di sostanze maleodoranti e moleste (idrocarburi non metanici, mercaptani e disolfuri). Dovra’ inoltre essere sviluppato, entro trenta giorni, uno studio di tutte le sorgenti emissive, causa di odori molesti e si dovra’ produrre una relazione tecnica sugli interventi da attuare. Sono questi alcuni dei risultati dell’attivita’ svolta dall’Agenzia regionale protezione dell’Ambiente nella zona di Milazzo e intensificata negli ultimi mesi.

L’Agenzia ha poi indicato la necessita’ di un protocollo di misure in continuo dei composti solforati nelle zone perimetrali, in particolare a quelle sensibili ai venti di Sud e est, mentre le due centraline di monitoraggio gestite dalla Raffineria dovranno essere integrate con due sistemi di analisi per le caratterizzazione di C2 – C12, in continuo. Dovra’ infine essere definito con ARPA un protocollo che stabilisca soglie di attenzione e procedure da attivare in presenza di particolari sostanze odorigene.

La diffida del Ministero fa seguito alle iniziative di Arpa Sicilia, intensificatesi negli ultimi mesi, sotto la guida del commissario straordinario Salvo Cocina, su indirizzo dell’assessore regionale all’Ambiente Sebastiano Di Betta e in contatto con il comune di Milazzo, come la campagna di monitoraggio svolta da ARPA Messina con cui sono state accertate le emissioni maleodoranti, la richiesta di ulteriori ispezioni e il riesame dell’autorizzazione ministeriale, il coinvolgimento della azienda sanitaria fino alla denuncia sporta dalla stessa ARPA alla autorita’ giudiziaria.

“Guardiamo da tempo con preoccupazione -ha detto Di Betta – l’inquinamento atmosferico che si registra nell’area della Valle del Mela poiche’ puo’ mettere a rischio la salute dei cittadini di quel territorio. Siamo soddisfatti che il ministero abbia accolto le nostre prescrizioni”.

“L’Arpa Sicilia – ha spiegato Cocina – sta attualmente continuando la sua attivita’ di controllo sull’area di Milazzo, ma denunciamo la grave carenza di personale e il recente taglio dei fondi, auspicando il potenziamento delle strutture a salvaguardia dell’ambiente e della salute”. (ADNK)

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