Il Tribunale ( presidente Macrì) ha disposto il dissequestro di una parte dei beni, poco meno di una trentina di appartamenti dislocati nel complesso Cristal, nella zona sud cittadina, ed in un’altra palazzina. Si tratta della prima decisione in merito al sequestro del patrimonio del gruppo Bonaffini – Chiofalo, avvenuto nell’ottobre dello scorso anno.
Il Tribunale ha infatti accolto la richiesta avanzata dai legali degli inquilini che avevano regolarmente acquistato gli immobili dalle società costruttrici riconducibili al gruppo, prima del provvedimento della magistratura.
Sul destino dell’intero patrimonio, stimato in oltre 450 milioni di euro, si discuterà nell’udienza davanti al Tribunale Misure di Sorveglianza fissata al prossimo 24 maggio. Ricordiamo che la Procura Distrettuale Antimafia ha chiesto la confisca in base ai sospetti rapporti tra i Bonaffini, “re della pesca e dell’edilizia” , e la criminalità organizzata locale. Complesse indagini di natura patrimoniale hanno consentito infatti di ricostruire l’ascesa economica del gruppo imprenditoriale Bonaffini-Chiofalo, grazie all’accumulo di enormi ricchezze ottenute attraverso il reimpiego di proventi illeciti in diversi settori economici di Messina. Il gruppo, in particolare, secondo l’accusa avrebbe sfruttato i suoi legami con alcuni sodalizi criminali mafiosi di elevatissima pericolosità sociale che controllano le aree di insediamento imprenditoriale di Messina. Una contiguità che avrebbe consentito ai Bonaffini-Chiofalo di “scoraggiare” altri imprenditori concorrenti costretti gradualmente ad abbandonare i vari settori di mercato.
