Due giornate, 12 e 13 aprile, al palazzo dei congressi del policlinico, dove dalle 9 si tiene il corso di formazione “ Le donne e il dolore”, organizzato per focalizzare l’attenzione sul dolore nell’universo femminile e rivolte a medici, farmacisti, ostetriche, infermieri, fisioterapisti.
La scelta di dedicare un evento scientifico a questo tema nasce dalla considerazione che il dolore nella donna abbia caratteristiche specifiche e ponga problematiche particolari, tali da richiedere una maggiore attenzione da parte degli addetti ai lavori.
Coordinato dal prof. Antonio David, presidente del comitato ospedale senza dolore dell’AOU “G. Martino”, con il supporto del prof. Giacomo Nicocia, responsabile UOS formazione, il corso vedrà la partecipazione tra i relatori di numerosi specialisti.
Gli studi epidemiologici mostrano chiaramente come il dolore cronico nel suo insieme si manifesti molto più frequentemente nelle donne che negli uomini:affligge il 40% contro il 30% circa degli uomini.
In alcuni casi il dolore può essere anche “utile” perché può rappresentare un campanello d’allarme, ma il più delle volte è assolutamente “inutile”, come quello del parto e del ciclo mestruale (il 57% delle donne ne soffre in modo grave); in molte circostanze degenera divenendo un sintomo prolungato e cronico, lesivo del benessere di una persona, coinvolgendo anche l’emotività e diventando esso stesso una malattia.
“Una donna durante la sua vita, spiega il Prof. Antonio David, deve fare i conti con il dolore; il suo percorso evolutivo biologico, infatti, è contrassegnato da tappe in cui esso rappresenta una componente interna, come durante la ciclicità mestruale e il parto. Oggi, a differenza del passato, una donna può decidere di non assecondare il dolore, la direzione da percorrere è quella della umanizzazione delle cure, che non significa eccessiva medicalizzazione”.
Con la legge 38 del 15 Marzo 2010 le Regioni si sono attivate investendo nella terapia del dolore; in questa direzione si sono mosse anche l’AOU e l’Università promuovendo attività sia sul fronte assistenziale – come il progetto “Ospedale senza dolore” – che sul piano della formazione, con il Master di II livello in “Scienze Algologiche per approfondire competenze cliniche, gestionali e di ricerca.