“Eravamo quattro amici al bar … che volevano cambiare Barcellona…” Ma proprio di amici non si può parlare dato che sono tutti concorrenti ad un solo seggio, quello di sindaco del più popoloso comune della provincia messinese. Però stamani, 10 Aprile 2012, a Barcellona Pozzo di Gotto non si parla d’altro e qualcuno ancora pensa al pesce d’aprile di qualche bontempone un po’ in ritardo col calendario, mentre di primo acchito viene spontaneo ricordare il conto alla rovescia di Gino Paoli: uno dei proposti (ricordiamo che le liste non sono ancora chiuse) candidati a Sindaco della città si è clamorosamente ritirato dalla corsa alle amministrative di Maggio. Giuseppe Maria Turrisi, “Giusi” come è maggiormente conosciuto, ha difatti lasciato dei particolari biglietti di auguri nelle cassette postali dei quattro partiti che lo appoggiavano, in una lista che da giorni si vociferava instabile. Per Pd, Fli, Mpa ed Api forse non è stata una sorpresa dunque, ma una secchiata di acqua gelida sicuramente sì: il ritiro giunge infatti a poco più di ventiquattro ore dalla chiusura dei termini delle liste che, come avevamo anticipato nel precedente articolo, è fissato per mercoledì 11 Aprile ore 12.
La notizia non è stata diffusa subito, in modo forse da approfittare della pausa pasquale per chiarire la situazione interna alla coalizione che, a meno di altri colpi di scena immediati, comincerebbe già a perdere pezzi. E’ poco più di una voce ma pare che l’Udc abbia da giorni avviato un dialogo con il centrodestra sostenitore di quell’altro candidato le cui liste avevamo precedentemente definite ugualmente “plastiche”: Rosario Catalfamo, neorappresentante eletto della fazione del sindaco uscente Candeloro Nania. Se questo fosse vero vi sarebbe un sostegno in più per Catalfamo ed uno in meno per il sopravvissuto Terzo polo che, composto dai quattro partiti sopra menzionati, cerca adesso di riparare tornando con lo sguardo ad alcune figure già definite “papabili” prima che tutte le opinioni potessero convergere su Turrisi.
Ecco allora i primi due nomi orecchiati in queste ore di incertezza: Giovanni Munafò ed Enzo Raffa. Entrambi politici, l’uno, l’avv. Munafò, fu assessore comunale durante gli anni della Dc ed in seguito esponente dell’Ulivo, e l’altro, psichiatra dell’Asp, è stato tra i principali promotori della candidatura di Turrisi e, pur avendo un rapporto di amicizia con influenti personalità politiche (tra le quali pare anche Raffaele Lombardo) e la carica attuale di commissario straordinario dell’Mpa, si presenta come una scelta di riserva, forse proprio per la maggiore esperienza politica del Munafò.
Quanto a Turrisi stesso, ha ufficialmente motivato la propria scelta nel messaggio di poche ma concise righe lasciato nelle buche delle lettere delle varie sedi rappresentative: “… con rammarico confermo che per motivi personali e professionali devo ritirare la mia disponibilità ad accettare la candidatura … da voi propostami, motivo per me di gioia ed orgoglio” con una decisione che “maturata anche nel quadro del singolare momento di incertezza … che in questi giorni viviamo … ho assunto in assoluta serenità e dopo attenta e condivisa riflessione.”
La conclusione della lettera non si presenterebbe comunque come un addio ma una sorta di arrivederci e di conferma, invece, ad una disponibilità alla collaborazione per una possibile futura amministrazione cittadina: “Rinnovo a voi tutti il mio massimo impegno … per la costruzione di un modo nuovo e diverso di amministrare questa nostra amata città.”
Insomma tornando a Paoli, e scusate la licenza musicale, il sogno di cambiare il “mondo “ barcellonese permane anche in Turrisi come negli altri tre candidati che parimenti ne parlano come primo obiettivo nei rispettivi programmi, soprattutto i “definiti” Maria Teresa Collica e Santino Calderone che concorrono con un Rosario Catalfamo per lo più “continuatore” della linea sin oggi tracciata da Nania.
Così, in attesa del possibile sostituto di Turrisi, da trovarsi in tempi brevissimi per il polo che auspica appoggiarlo, si parla nuovamente della nuvola nera che copre come una coltre minacciosa Palazzo Longano, ovvero la famosa indagine antimafia sulla quale proprio il giorno dopo la presentazione ultima delle liste si dovrà pronunciare il Consiglio dei Ministri, con un ancora possibile commissariamento improvviso della città e la sospensione delle votazioni che slitterebbero di almeno 18 mesi.
Impossibile dunque non prevedere nuove notizie nelle prossime ore, nella speranza di poterle dare tanto celermente quanto sono destinate a sopraggiungere. (CARMEN MERLINO)