Non è proprio un fulmine a ciel sereno. Nel citta’ di Messina che tanto bene aveva fatto per gran parte del campionato d’eccellenza la prima sconfitta in campionato ha intorbidito le acque,gia’ moderatamente agitate dopo il ritorno imperioso degli iblei che in poche giornate avevano risucchiato ai messinesi il vantaggio di 4 punti in classifica. Certo pensare che una sola sconfitta possa cancellare tante vittorie consecutive e qualche pareggio sembra paradossale. La decisione del dg in ogni caso sembra definitiva. Carabello’ lamenta il crollo tecnico e tattico della compagine giallorossa. “ Gia’ a Comiso, nonostante la risicata vittoria nei minuti supplementari si erano avuti i primi segnali di una involuzione tattica e caratteriale della squadra. Le successive partite contro Capo d’Orlando, Enna, Misterbianco, Taormina sono state la conferma di una squadra che esigeva delle variazioni tecnico tattiche immediate. Se necessario ,per le strane regoel del calcio,anche una sostituzione in panchina. Il mister ha sempre cercato di porre rimedio –continua il DG – alle carenze presentatesi da un certo periodo a questa parte. Ma la squadra evidentemente non ha saputo rispondere,soffrendo sempre in quasi tutto il girone di ritorno di fronte a compagini discretamente disposte in campo che dimostravano di aver capito tutto di noi. E’ mancato il colpo di genio che per quanto raro in questo campionato va sempre studiato e cercato. Persino a Ragusa, in condizioni ambientali di tutta tranquillita’, si doveva imporre una determinazione e una padronanza dei propri mezzi diversa. Bisognava fare la partita piuttosto che lasciare le redini del match sempre in mano agli iblei che hanno dimostrato di averci studiato bene nel corso del campionato. Noi siamo sembrati un tantino impreparati nell’affrontare una squadra che per quanto ben organizzata alla fine ha dimostrato che poteva essere affrontata con piu’ forza e consapevolezza. A questo punto –dice Carabello’- ho visto svanire tutti i sacrifici e ho registrato l’assoluta non curanza dei miei dubbi da parte di tutti. Si puo’anche discutere su infortuni o campagna di rafforzamento con scelte obbligate,ma non si puo’accettare la mentalita’ di un gruppo che dopo aver fatto un percorso straordinario si sia gradualmente avviato sulla pericolosa strada del “abbiamo fatto il possibile e non abbiamo niente da rimproverarci”.” E’ solo una dichiarazione di debolezza o di quasi resa- conclude Carabello’-. Credo di aver fatto tanti sacrifici e di aver investito tanto tempo e proposto tante soluzioni per questa squadra. Oggi deduco che tutto e’ stato vano. La mia decisione di lasciare quindi è opportuna e doverosa.” Per i play –off tutto puo’ succedere ma eravamo attrezzati per non ricorrere alla rischiosa roulette supplementare. L’ufficialita’ delle dimissioni arrivera’ nelle prossime ore.
