HC RUBINA: IL COMANDANTE CONFESSA, “ MI SONO ADDORMENTATO”

 

Un errore umano. Una “distrazione” che poteva avere conseguenze ben più gravi di quelle registrate. Ha ammesso le sue colpe Sergy Kryvodud, il comandante ucraino di 41 anni, interrogato dall’autorità marittima e dalla procura per ricostruire la dinamica che ha portato all’incagliamento della HC RUBINA a Ganzirri.

L’ufficiale al comando della HC Rubina ha confessato di essersi addormentato in plancia e di aver inserito il pilota automatico e per questo ha perso il controllo della nave che è andata a finire contro gli scogli antistanti il tratto di mare del rione di Ganzirri, nella città dello Stretto.

Il comandante ha detto di non aver sentito gli uomini del Vts che più volte gli hanno chiesto di cambiare rotta. Si è risvegliato poco prima dell’impatto ed è solo riuscito a ridurre la velocità. In plancia oltre al comandante, secondo quanto previsto per la navigazione dello Stretto, ci sarebbero dovuti essere altri membri dell’equipaggio. Kryvodud è indagato per naufragio e violazione del codice della navigazione. La piccola falla che la nave ha riportato nell’impatto nei prossimi giorni verrà riparata.

Capitano e marinai sono stati sottoposti al drug test per verificare se fossero sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti.

Intanto è arrivato a Messina l’armatore che dovrà valutare cosa fare della Rubina, ancorata ai cantieri Palumbo. Il legale rappresentante della tedesca Imm Shipping ha ispezionato il natante e discusso a lungo con la Capitaneria di Porto.

 

 

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