“E’ assurdo pensare di spendere 130mila euro per una strada di 50 metri, quando in città ci sono situazioni ben critiche”. E’ questa la risposta della IV Circoscrizione all’ipotesi di riqualificazione di Via Goito, per la quale è prevista la spesa pari a circa 130mila euro.
Una storia ormai vecchia, ma che sembra non finire. Nel 2009 il Consiglio della IV Circoscrizione chiedeva al Dirigente Dip. Patrimonio, se la Via Goito rientrasse nel patrimonio comunale, al fine di accertarne la natura giuridica e poter valutare i possibili e necessari interventi di manutenzione, tenuto conto del fatto che la strada risulta sterrata e non carrabile (posta tra i marciapiedi della Via Cernaia e del Largo Seggiola).
L’ing. Castronovo, secondo quanto riferito dalla Circoscrizione in conferenza stampa, disse che “la natura privatistica attribuita dal Corpo di Polizia Municipale all’area stradale denominata via Goito non possa ritenersi comprovata, inoltre pienamente condivisa e condivisibile da parte dello scrivente Dip. la prospettiva necessità di provvedere al tempestivo ripristino della strada. Il dirigente proseguiva affermando che risulta perfettamente comprensibile che tale riqualificazione trova ostacolo nella mancata soluzione della problematica inerente la titolarità della strada. Non si sa, dunque, se via Goito è una strada pubblica o privata.
Dello stesso parere era l’architetto Schiera già nel 2007, quando smentì l’ing. Rando, che definiva via Goito strada pubblica, poiché presente nello stradario comunale.
Da ulteriore documentazione allegata, spiega ancora il Consiglio, inviata dall’Ing. Castronovo, ed in particolare da un verbale di riunione condominiale del 1964 (redatto dal Notaio G. Fleres), emergeva la natura privatistica della strada poiché si richiamava “il Disciplinare dell’Ufficio Tecnico del Piano Regolatore del 19 dicembre 1916, contenente gli obblighi e i diritti dei comproprietari della strada privata comune all’isolato 140, esistente presso l’Ufficio tecnico del P.R. del Comune di Messina, compilato in esecuzione del D.L. 3.9.1916 n. 1214”. Dal predetto atto risulterebbe che “la strada non può essere mantenuta che ad esclusivo uso di passaggio privato e non può essere destinata che allo scopo di dare aria e luce alle costruzioni su essa prospicienti” e che in esecuzione di quanto detto la strada è stata chiusa nel 1964 al transito pubblico dai presunti proprietari (con l’apposizione di 2 cancelli ancora esistenti).
Soli pochi mesi fa la Circoscrizione veniva a conoscienza del fatto che l’Ufficio di Gabinetto del Sindaco aveva disposto una perizia tecnica per la Via Goito, per un totale di € 113 mila euro e, dopo formale interrogazione, si prendeva atto che, precedentemente, l’Assessore alle Manutenzioni Isgrò, nell’aprile del 2011, scrivendo al Dirigente Dip.Urbanizzazioni Primarie e Secondarie, aveva avviato l’iter per la redazione di un progetto di riqualificazione e di urbanizzazione della strada stessa, con autorizzazione dello stesso Buzzanca.
Da qui i leggittimi dubbi della Circoscrizione: “perché l’Amministrazione vuol spendere 113 mila euro per un intervento che potrebbe certamente costare di meno? Perché 113 mila euro su una strada di circa 40 metri, non aperta al traffico cittadino, quando sulla circonvallazione si rischia quotidianamente la vita? Perché 113 mila euro per via Goito quando la via Puntale Arena sta sprofondando, rischiando di lasciare isolate oltre 30 nuclei familiari? Perché 113 mila euro, quando alla minima pioggia la maggior parte delle strade cittadine si allaga? Queste sono le domande a cui l’Amministrazione doveva e deve rispondere. Solo a titolo esemplificativo, e per raffronto, si rileva che, dopo oltre 1 anno, è stata a gennaio finalmente espletata una gara per la pulizia e la manutenzione della rete di raccolta delle acque piovane per un totale di € 70 mila, per il territorio di tutta la città: 113 mila € per Via Goito (50 mt di strada) e 70 mila € per i tombini di tutta la città?”.
Il consiglio dunque diffida l’Amministrazione a proseguire l’iter per Via Goito, senza aver preventivamente sciolto qualunque riserva sulla natura giuridica della suddetta strada e , qualora si accertasse la competenza comunale sulla stessa, ad impiegare 113.000 €, considerate le numerose e più gravi criticità presenti nel territorio cittadino, e chiede, se la strada dovesse risultare pubblica, di far rimuovere i cancelli, e semplicemente bitumare la via Goito, valutando di proporre autonomamente l’intervento della Corte dei Conti nell’intero svolgimento della vicenda, laddove l’Amministrazione Comunale si determinasse a realizzare comunque l’intervento di rifacimento straordinario su Via Goito senza prima avere eventualmente chiarito in maniera inequivoca lo stato giuridico della medesima via, e ciò al fine di scongiurare il possibile danno erariale derivante per l’Ente comunale.
(SIMONE INTELISANO)