Arriva puntuale come ogni anno il rapporto di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati. Quest’anno sono stati coinvolti circa 400mila laureati, di cui 5.899 si sono laureati nell’ateneo messinese, nello specifico i laureati triennali e specialistici biennali usciti nel 2010 e intervistati dopo un anno, i laureati specialistici biennali usciti nel 2008, intervistati dopo tre anni, i laureati pre-riforma del 2006, intervistati dopo cinque anni.
Il divario fra Nord e Sud rimane, come ampiamente prevedibile, sempre importante: a cinque anni dalla laurea tra i laureati residenti al Nord il tasso di occupazione è pari all’85%, contro il 73% rilevato tra i colleghi del Sud.
Il 59% dei laureati del Sud decide, dopo la triennale, di continuare gli studi con la specialistica, indipendentemente dalla condizione lavorativa, mentre la percentuale dei laureati del nord si registra intorno al 53%, i quali arrivano più velocemente ad una occupazione lavorativa dopo la laurea triennale. Infatti il tasso di occupazioni dei neolaureati di Messina è pari al 37%, contro il 44% della media nazionale. Di quel 37%, l’11% lavora mentre intrapende un corso di laurea specialistico.
Il 39% dei neolaureati messinesi, ad un anno dalla laurea, riesce ad ottenere un contratto a tempo indeterminato od un lavoro autonomo, mentre la media nazionale si attesta al 36%.
Questo 39% guadagna in media 12 euro in più al mese rispetto alla media nazionale (954 euro mensili contro 942).
Un anno dopo la conclusione del corso di Laurea specialistico, risulta occupato il 39% dei messinesi, un
valore inferiore alla media nazionale del 56%.
A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 48,5% dei messinesi, un valore superiore alla media nazionale (33%). La condizione di precarietà riguarda il 51% dei laureati specialistici occupati di Messina. Il guadagno è inferiore alla media nazionale: 966 euro mensili netti, contro i 1.056 del complesso dei laureati specialistici.
I laureati di Messina del 2006 (768 laureati pre-riforma) intervistati dopo cinque anni, raggiungono un tasso di occupazione del 69%. Il 63% ha un lavoro stabile. La busta paga è di 1.123 euro mensili netti, inferiore alla media nazionale, pari a 1.238 euro. (SIMONE INTELISANO)