La scelta dell’abbandono del “modulo freccia” a favore dei nuovi tesserini di riconoscimento che garantiscono agli studenti il viaggio gratuito sul Tram di Messina dal lunedì al venerdì, ha fatto discutere, e non poco.
Un vero e proprio dibattito si è scatenato soprattutto sul web. Sia sul nostro articolo che dava la notizia, sia su Facebook, i commenti registrati sono innumerevoli. La maggior parte, come prevedibile, contraria alla decisione.
“E’ allucinante come questa città metta ogni mezzo per rendere difficile la vita di noi studenti”, si legge fra i commenti. Chi si lamenta di più, sono gli studenti fuori sede, che oltre a dover viaggiare quotidianamente per recarsi nelle Facoltà sparse per tutta la città, dovrà anche viaggiare per raggiungere la sede dell’Atm in Via La Farina per ottenere il tanto discusso tesserino.
C’è poi chi esagera, insultando l’intera città, per una questione che riguarda solo UniMe ed Atm. C’è invece, in minima quantità, chi è d’accordo con l’adozione del tesserino. “I toni lamentosi e vittimistici di articolo e commenti vari mi fanno capire che nessuno è aggiornato sul come funziona questo genere di servizio. Un servizio trasporto gratuito dedicato agli studenti, è bene che venga sfruttato dai soli studenti, borsisti e dottorandi. Anche ai dirigenti dell’atm è arrivata la voce che molte persone giravano con tasse false. Voi direte come si puo falsificare una tassa!? Nulla di piu semplice, basta saper smanettare con un programma di scrittura e uno di ritocco fotografico, scannerizzare una tassa originale e cambiare tutti i dati con i propri, e il gioco è fatto. Messina ahinoi è piena di questi smanettoni, tanto piena da aver fatto insospettire anche i controllori stupiti nel trovarsi cosi tanti studenti […]”.
Il commento che avete appena letto, tralasciando la parte iniziale che definisce lamentoso e vittimistico l’articolo precedentemente pubblicato, evidenzia una problematica comunque reale: c’è chi evidentemente riesce a “taroccare” il modulo freccia, ma non è detto che non sia taroccabile anche un tesserino con la fototessera. Probabilmente sarebbero state più giuste altre scelte per arginare la falsificazione, ma è giusto accettare tutte le critiche e tutte le opinioni.
L’autore dello stesso commento, sottolinea il fatto che comunque sono poche le città in cui viene garantito il trasporto gratuito agli studenti. C’è anche da dire, però, che sono anche poche le città che hanno una divisione così ampia delle varie Facoltà, con oltre 15 km che dividono il Policlinico Universitario (con Facoltà di Medicina nella zona sud) dalle Facoltà situate in zona Papardo (Messina Nord), passando per le sedi centrali di Giursiprudenza, Scienze Politiche, Scienze della Formazione, e le Facoltà situate all’Annunziata.
Intanto l’affollamento di studenti che si è recato in Via La Farina per ottenere il tesserino, causa già i primi inceppi: infatti, con un comunicato, l’UniMe informa che “a causa del sovraffollamento di studenti verificatosi oggi presso gli uffici ATM, il servizio per il rilascio degli abbonamenti gratuiti per il trasporto su tram di studenti, specializzandi, borsisti e dottorandi dell’Università di Messina è stato sospeso per la giornata di domani mercoledì 7 marzo”.
Per la serie: “chi ben comincia…” (SIMONE INTELISANO)