La decisone è del Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Anna Adamo, che ha emesso un’ordinanza di convalida degli arresti dei quattro indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla violazione delle norme antinquinamento nella discarica di Tripi. In attesa del processo, ai tre funzionari del Comune di Messina (l’ingegnere Francesco Ajello, 53 anni, dirigente dello staff di Protezione civile e capo del dipartimento Sicurezza sui luoghi di lavoro del Comune di Messina, nonché responsabile unico del procedimento (rup) per i lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della discarica; l’architetto Angelo Caminiti, 45 anni, istruttore tecnico in servizio al dipartimento Sanità, ambiente, tutela pubblica e privata incolumità del Comune di Messina, progettista e direttore dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della discarica; il geometra Letterio Rodilosso, 42 anni, istruttore tecnico al dipartimento Espropriazioni del Comune di Messina, componente del gruppo di lavoro quale progettista e direttore dei citati lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della discarica) ed al geometra Antonino Lamonica, 45 anni, dipendente della ditta privata “Lamonica Giuseppe Srl” con sede a Caronia, che stava eseguendo materialmente i lavori a Tripi, è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora in Tripi.
Gli indagati , dunque, hanno già lasciato le camere di sicurezza delle caserme dei carabinieri di Patti e Milazzo dove erano stati reclusi mercoledì sera a seguito dell’arresto.
L’accusa, per tutti, è di “illecito sversamento di rifiuti in acque superficiali, nella specie percolato nel torrente Tallarita, delitto previsto e punito dall’articolo 6 comma I lettera b del Dl 172 del 2008″.
Il Gip Adamo ha ritenuto sufficiente l’applicazione del semplice divieto di dimora sul territorio di Tripi, che servirà ad impedire ai quattro indagati di recarsi alla discarica di contrada Formaggiara di Tripi, non accogliendo le misure più severe che erano state richieste dal sostituto procuratore Fabio Sozio che aveva la custodia in carcere per il dirigente del Comune di Messina ing. Ajello, per l’architetto Caminiti, e per il tecnico della società privata, il geom. Lamonica di Caronia, pronunciandosi per gli arresti domiciliari al geometra Letterio Rodilosso, istruttore tecnico del dipartimento Espropriazioni del Comune di Messina.
Ricordiamo che la gestione del sito, che doveva essere bonificato, è affidata al comune di Messina, come da convenzione stipulata ben 10 anni fa.
Intanto dopo i clamorosi arresti, si è riaperto il problema della gestione delle discariche, registrando l’intervento del sindaco di Furnari Mario Foti, che, alla luce della vicenda giudiziaria di Tripi, chiede che siano verificate le condizioni di sicurezza della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, realizzata su un sito alluvionale ai margini di un torrente, con gli stessi rischi ambientali che hanno fatto esplodere la bomba ecologica della discarica in contrada Formaggiara.
Il sindaco ha annunciato che intende segnalare quanto avviene nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea allo scopo di avviare la procedura di infrazione europea.