UN FUTURO IN LIQUIDITA’: I DIPENDENTI DELL’ATM OCCUPANO L’AULA CONSILIARE

 

Senza stipendi da tre mesi, con l’azienda in fase di liquidazione e la paura di perdere il posto. I lavoratori dell’Atm e i sindacalisti occupano l’aula consiliare, dove è atteso anche il consiglio comunale dopo l’ultimo rinvio causato dall’assenza del numero legale.

La goccia che ha scatenato la reazione dei lavoratori, che pure in occasione della “notte della cultura” hanno garantito responsabilmente i servizi predisposti, è stata la notizia, appresa dall’Ugl, che i contributi per l’esercizio 2012 verranno utilizzati per il pagamento dei fornitori, e non dei dipendenti che, denunciano, sono in credito di tre mensilità.

La tensione resta alta, soprattutto in vista di un cambiamento aziendale da molti auspicato ma su cui le notizie sono lacunose. Infatti, restano diverse le posizioni anche tra i sindacati: l’Orsa di Messina, per esempio, qualche giorno fa, aveva denunciato il persistere di una “disorganizzazione controllata”  e come “personale con parametro 138 – operatore alla mobilità – che dovrebbe effettuare verifica e vendita biglietti, continua a stazionare negli uffici amministrativi a discapito della produzione. Gli inidonei definitivi non sono stati riqualificati e da oltre tre anni svolgono mansioni non attinenti al parametro di appartenenza, con conseguente aggravio economico per le casse aziendali”.

Al fianco dei lavoratori Cgil, Cisl, Uil e Ugl: resteranno in aula per chiedere all’amministrazione chiarezza su un futuro in liquidazione.

 

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