Sebastiano Ardita è il nuovo procuratore aggiunto di Messina. L’ ex direttore generale dei detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dal 2002 al 2011, è stato nominato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura.
Con i suoi 46 anni è il più giovane magistrato insediato nel ruolo in Italia. Dal 3 dicembre scorso aveva ripreso servizio nella Procura della Repubblica di Catania, dove era già sostituto della Direzione distrettuale antimafia. Nel 2009 ha rinunciato all’incarico di procuratore capo di Modica su proposta del Csm per restare a lavorare al Dap. Da magistrato nel capoluogo etneo, Ardita si era impegnato nel contrasto alla criminalità mafiosa ottenendo riconoscimenti dalla Commissione parlamentare e dal Procuratore nazionale antimafia ma anche minacce da ambienti criminali.
Il 1 Aprile del 2004 è stato obiettivo di un attentato, organizzato con l’invio di un ordigno esplosivo indirizzato a lui. Fino al 2010 ha subito altre gravi intimidazioni per la gestione rigorosa del regime speciale 41bis, e da ultimo, su un documento indirizzato alla Dia di Caltanissetta, il suo nome – insieme a quello dei magistrati maggiormente esposti contro la mafia e del giornalista Lirio Abbate – era all’interno di un elenco di possibili obiettivi di attentati.