“Era un ragazzo solare che voleva vivere e fare esperienze”. Cosi’ un’ex compagna delle scuole elementari ricorda commossa il militare messinese Francesco Curro’ (nella foto) morto in un incidente in Afghanistan assieme ad altri due commilitoni, il caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, di Termini Imerese , e il caporal maggiore Luca Valente di Lecce.
Sono molti gli amici e i conoscenti che, appena appresa la notizia battuta da tutte le agenzie di stampa, sono corsi a casa Curro’ per manifestare il proprio cordoglio.
Currò è gli altri due commilitoni appartengono al 66esimo Reggimento fanteria Trieste che ha sede a Forlì, inquadrato nella brigata aeromobile Friuli di Bologna e quasi interamente schierato nell’ovest dell’Afghanistan, nella zona di Shindand. “L’incidente – ha spiegato in una nota il Regional Comad West Afghanistan -, è avvenuto stamani a circa 20 chilometri a sud-ovest di Shindand: il «Lince» del contingente italiano era impegnato a recuperare una unità bloccata dalle condizioni meteo particolarmente avverse, quando nell’attraversare un corso d’acqua si è ribaltato intrappolando al suo interno tre dei militari dell’equipaggio, successivamente deceduti. Sono in corso le attività per informare le famiglie». Nell’incidente sarebbe rimasto ferito un altro militare, trasferito all’ospedale Militare (ROLE2) di Shindand per ipotermia, che è cosciente e non è in pericolo di vita. Al momento sono in corso le operazioni di evacuazione: il militare ferito è già stato trasferito in un ospedale da campo. Non è ancora chiaro se le sue condizioni siano gravi.
Intanto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del grave incidente ha espresso “i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese”. Così come dolore è stato espresso anche dal presidente del Consiglio Mario Monti con una nota ufficiale. Poi numerosi sono arrivati i messaggi di cordoglio di tutte le istituzioni e il Coni ha invitato a far osservare fino a domenica un minuto di silenzio su tutti i campi di gara.
Ad ogni licenza, Curro’ tornava a Cumia Superiore, piccola frazione collinare di Messina dove abita la madre. Il militare aveva un fratello gemello che si e’ da tempo trasferito a Bergamo per lavoro.