“Lo stato di sofferenza del Comune di Messina è da tempo e sino a oggi nessuna iniziativa è stata assunta dalla Giunta. I proclami e le dichiarazioni del Sindaco sullo stato economico e finanziario delle casse comunali, compresa la lettera al Premier Monti, sembrano, quindi, finalizzate a un ricercato effetto sensazionalistico”.
Lo dichiara Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica, che ricorda come la situazione critica del Comune fosse stata già denunciata a dicembre, fatto constatato anche dal ritardo nei pagamenti degli stipendi ai dipendenti. “Ancora oggi assistiamo a un assoluto silenzio sulla nostra richiesta di pagamento del salario accessorio 2011”, continua Emanuele.
Per la Cisl Funzione Pubblica quella di non pagare gli stipendi o di bloccare le procedure per la stabilizzazione “non è certo la giusta medicina per risollevare le sorti dell’Ente. Bisogna fare altro – spiega Calogero Emanuele – basta seguire le norme che la legge prevede in caso di dissesto. A Messina, infatti, sono pienamente rispettati i parametri e il rapporto tra spesa del personale e abitanti secondo quanto prevede il decreto del Ministero dell’Interno del 16 marzo 2011. Per il triennio 2011/2013, infatti, la città di Messina potrebbe contare su un fabbisogno di 3000 dipendenti, in ragione di un dipendente ogni 75 abitanti, mentre a Palazzo Zanca, oggi, non si arriva alle 2000 unità, compresi i precari”.
Il segretario provinciale tra l’altro aveva già anticipato a dicembre che bisognerebbe procedere inizialmente con il taglio delle spese della politica, delle indennità e quindi alla revoca degli incarichi a esperti, consulenti e delle parcelle ai legali, evitando ogni abuso e sperpero di denaro. “I proclami e gli spot televisivi del Sindaco e di qualche Assessore,” prosegue Emanuele, “non servono. Serve, invece, fare chiarezza senza inutili fughe in avanti per scaricarsi dalle responsabilità”.
La Cisl Fp chiede un confronto e un dibattito aperto per analizzare lo stato economico e finanziario del Comune e quindi concertare le strategie da attuare per evitare il dissesto che sarebbe un disastro per la città.
Ma sui dipendenti, anticipa il segretario, niente sconti… (SIMONE INTELISANO)