“L’ incidenza del cancro del colon-retto, stimata annualmente nel mondo, è di 1,2 milioni di casi e di 608.000 morti e precisamente risulta il terzo tumore più comune negli uomini (663.000 casi) e il secondo nelle donne (570.000 casi); quasi il 60% si verifica nelle regioni sviluppate secondo i dati dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro”.
E’ questo l’inizio non certo incoraggiante di una relazione curata dal Prof. Sebastiano Panté (nella foto) che in prima persona, si sta impegnando della sensibilizzazione sulla prevenzione, portando avanti un programma ambizioso di screening e sensibilizzazione.
Lo slogan potrebbe essere: “la prevenzione ti salva la vita”, perché come sappiamo, un tumore preso in tempo è la quasi garanzia di una guarigione.
Il sud Italia, ed in particolare la Sicilia, ha un triste primato, infatti il tasso di mortalità è in aumento e questo purtroppo a causa della poca incidenza della prevenzione e dello screening precoce.
“In Italia, nel periodo tra il 1970 ed il 2010, i tassi di incidenza annua sono risultati in aumento tra la popolazione maschile, da 30 a 70 casi ogni 100.000 abitanti. Per le donne, invece, si è osservata una stabilizzazione dalla fine degli anni 1990, con 38 casi circa ogni 100.000 abitanti.
La proporzione nelle regioni del Nord Italia è stata 2 volte maggiore rispetto alle regioni del Sud Italia”. Già dallo scorso mese di ottobre, ricordiamo che è operativo a Messina, presso il Policlinico universitario, un servizio, inserito nel programma triennale di screening, totalmente gratuito, volto a potenziare l’assistenza sanitaria sul nostro territorio, e far capire ai pazienti che una corretta prevenzione è in grado di salvare molte vite.
L’obiettivo è quello di far crescere con sensibilità e determinazione, una coscienza sanitaria che privilegi alla cura la prevenzione.
Questo per riuscire mediante lo screening ad arrivare ad una diagnosi precoce, fondamentale, come abbiamo detto, per curare al meglio la malattia.
La medicina preventiva tenderà dunque ad attuare trattamenti tempestivi e soprattutto radicali, questo conseguentemente farà diminuire la mortalità per i tumori del colon-retto, e si riuscirà a porre l’attenzione su una cosa importantissima, che è la fiducia nell’assistenza sanitaria integrata ed insegnare al cittadino-paziente, ad avere rispetto di sé stesso.
Il prof. Panté (Chirurgia generale oncologia ed anatomia patologica), si dichiara ottimista ”dobbiamo pur cominciare, e piano piano, creando iniziative, e penetrando il territorio, riusciremo a far capire l’importanza di prevenire”. Ciò si traduce in ricerca, progetti e coinvolgimento di diversi soggetti. Stiamo parlando in primo luogo di istituzioni ed associazioni.
Già a Palermo e Catania si parla di un piano organizzato di prevenzione a tappeto, per soggetti che abbiano superato il 45esimo anno di età, e non è escluso che questo possa partire anche nella nostra provincia. Ci saranno poi i momenti di studio ed approfondimento come i congressi e i convegni che porteranno sul tavolo tutte le problematiche sia mediche sia organizzative sull’argomento.
Ma per adesso è importante usare ciò che la nostra sanità ci offre, che non è poco, con lo screening gratuito. Per informazioni e prenotazioni questi sono i contatti:
www.docvadis.it/screening/index.html
o chiamare al numero 338 833 47 80 oppure 090 2212736.