Forse non lo avrete mai sentito nominare, perché purtroppo in Italia non è molto noto, ma il 4L Trophy è un rally umanitario, dove gli equipaggi, formati da due studenti universitari, a bordo di una Renault 4 (o il modello accessoriato 4L, “Quatrelle”), partono da Parigi per poi attraversare il deserto del Marocco portando aiuti umanitari ai bambini, con destinazione finale Marrakech.
La 15esima edizione prenderà il via il 16 febbraio per concludersi il 26 dello stesso mese, e vedrà per la prima volta ai nastri di partenza un equipaggio messinese, Me4Africa, composto da Mario Spinella e Carlo Restuccia. Quello messinese è il secondo equipaggio italiano nella storia del 4L Trophy, dopo l’avventura nel 2011 di due ragazzi di Capiago Intimiano, in provincia di Como.
Il 2011 ha visto la fornitura di 10 kg di alimenti non deperibili per ogni equipaggio, raccolti dalla Croce Rossa Francese al momento della partenza. Ogni auto conteneva anche almeno 2 zaini riempiti con materiale scolastico e sportivo. Sono stati raccolti un totale di 94 tonnellate di aiuti.
Il viaggio conta 6000 km circa. Lo scopo di ogni giornata è vincere la tappa grazie all’utilizzo della mappa e della bussola. La classifica è stilata in base all’abilità di guidare attraverso il deserto e di raggiungere i checkpoint designati. Ogni giorno viene stilata una classifica generale per ogni tappa, una classifica per gli equipaggi europei non francesi e una classifica dedicata alle ragazze.
In Marocco l’organizzazione fornisce assistenza tecnica, medica e organizza bivacchi.
La prima edizione, nel 1998, vide 3 equipaggi alla partenza, mentre nella edizione 2012 i team iscritti sono 1375.
L’idea di partecipare al 4L Trophy, per i due studenti messinesi, nasce in estate, davanti ad una granita, quando Carlo Restuccia chiede a Mario Spinella se si “accollerebbe” un rally umanitario.
E’ solo l’inizio di un sogno, che prevede un lungo cammino per realizzarsi. L’iscrizione al rally costa 2900 euro, mentre l’acquisto della macchina ed il passaggio di proprietà aggiungono altri 2800 euro alla lista dei finanziamenti da ottenere. Finanziamenti che si dividono in due parti, come ci spiega Mario Spinella: la parte sportiva viene finanziata da enti privati e pubblici, i quali vedranno il proprio logo sulla vettura. La parte umanitaria invece viene raccolta tramite la vendita di gadget e la realizzazione di eventi di beneficienza. Con questi finanziamenti i ragazzi sono riusciti ad assicurarsi il denaro necessario per la sistemazione della vettura, e per pagare il viaggio, la benzina che verrà utilizzata durante la competizione ed i vari pedaggi.
L’Università di Messina ha elogiato l’iniziativa dei suoi due studenti, e per la realizzazione del sogno il Rettore Francesco Tomasello ha donato mille euro.
Dei 1200 equipaggi partiti nella scorsa edizione, solo 33 non erano francesi.
Non sa cosa rispondere Mario, alla domanda: perché così pochi equipaggi non sono francesi e perché in Italia non se ne parla nemmeno? “Forse non abbiamo la cultura per questo genere di cose”, spiega uno dei due studenti messinesi.
Lunedì Mario Spinella e Carlo Restuccia lasceranno l’Italia per andare a Parigi, dove il 16 febbraio, a bordo della loro Renault 4, partiranno per percorrere tutta la Spagna fino allo Stretto di Gibilterra, per poi sbarcare in Marocco e percorrere il deserto, svuotando così la loro vettura dagli aiuti umanitari, realizzando il loro sogno, e regalando tanti sorrisi.
Me4Africa ringrazia inoltre gli sponsor che ha supportato il progetto: Provincia di Messina, Confindustria Messina, Marina di Nettuno Yachting Club, IDS SRL, Argacon Srl, PuntoCasa, El.Si, VTrimboli, Cattolica Lanese Assicurazioni, Moraci Bottega di Comunicazione, GNV, Automobilclub Messina, Lo Re, CouponMe.it, Prestitempo, Università degli studi di Messina, Marciamondo agenzia di viaggi, Tappezzeria artigianale Spagnolo, Bonavita vignaioli e Cinque sensi Catering. (SIMONE INTELISANO)