Non si arresta lo scontro fra Palazzo Zanca e la Serit, la società di riscossione, che intanto ha versato quasi due milioni di euro nel conto del Comune. Gli introiti derivano da cartelle esattoriali a ruolo per vari tributi comunali, e dal Tarsu, la tassa sui rifiuti, ancora vittima di evasione, più di altre tasse. Questi introiti si riferiscono solo alla prima metà di gennaio, e sono nettamente superiori rispetto agli ultimi mesi.
Ma questo non ferma lo scontro fra Comune e la società di riscossione, la quale secondo il comune deve versare ancora 62 milioni di euro relativi a tributi non riscossi. Intanto la Serit difende il proprio operato, senza però fornire il report sulle posizioni in sospeso, richiesto dal legale del Dipartimento Tributi, Antonino Parisi.
Avanzano sempre di più le possibilità di un’azione legale nei confronti della Serit. Ma nel frattempo il Sindaco Buzzanca guarda al futuro, cercando di velocizzare le pratiche per risolvere il contratto con la Serit, costituendo poi la società mista “Entrate Zancle Spa”, la quale dovrà occuparsi dell’accertamento e della riscossione dei tributi.
Intanto tre consiglieri comunali, Nello Pergolizzi, Giuseppe Melazzo e Felice Calabrò, chiedono di non esternalizzare la riscossione di tributi, affidandola alla società mista insieme alla Soget, società che era arrivata seconda nella gara d’appalto del 2007 (la prima classificata, Maggioli Spa, aveva rinunciato per la carenza d’interesse economico dovuta al trascorrere di un eccessivo lasso di tempo).
Sono due le motivazioni principali che spingono i consiglieri a far cambiare l’idea al Sindaco: innanzitutto la recente riforma di Monti vieterebbe la privatizzazione della riscossione dei tributi comunali; inoltre la Soget sarebbe sconsigliata visto che altri Comuni hanno risolto precocemente il contratto con la medesima società per presunte irregolarità. Il Sindaco quindi viene spinto ad un maggior controllo della documentazine relativa alla Soget, ed a rivalutare la possibilità di una soluzione interna, così come previsto dalla normativa attuale. (SIMONE INTELISANO)