Suonano le campane per il Ponte in casa UDC. Il partito di Giampiero D’Alia cerca chiarezza sulla questione Ponte, e dopo aver incassato il no del Governo e dell’Europa all’attraversamento stabile sullo Stretto, chiede che Comune e Provincia sciolgano le “commissioni ponte”, che a ragion veduta, non avrebbero alcun senso.
A dar voce alla richiesta dei centristi il segretario provinciale Matteo Francilia, che “in pieno accordo con i capogruppo Udc alla Provincia Regionale di Messina, Rosario Sidoti, ed al Comune, Bruno Cilento, e con grande senso di responsabilita’, chiede a questi enti di chiudere le due commissioni Ponte, per il venir meno della ragione per la quale sono state istituite”.
“Pertanto” – prosegue l’esponente Udc – reputo opportuno che i presidenti del Consiglio comunale e provinciale affrontino l’argomento in conferenza dei capigruppo, al fine di procedere alla soppressione delle tue inutili commissioni. Se cio’ non avvenisse in tempi ragionevoli, invitero’ i componenti dell’Udc, all’interno di esse, a non partecipare più alle riunioni previste”.
“Chiedo con forza agli organi competenti che i soldi liberati da questo faraonico progetto vengano impiegati per colmare il gap infrastrutturale del nostro territorio”, dice ancora Francilia. “La vera priorità per la Regione siciliana, e soprattutto per la Provincia di Messina” e’ creare reti efficienti: strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti e reti in fibra ottica, che possono rappresentare un volano essenziale per far crescere le imprese del settore industriale e dei servizi e ridurre in modo netto costi di produzione, migliorando nel complesso la nostra capacita’ competitiva. È questo il presupposto fondamentale per parlare con serieta’ di rilancio dello sviluppo economico del nostro comprensorio”.
“La posizione dell’Udc, ricorda ancora Francilia, e’ in linea con quanto stabilito dal governo Monti. Grazie a Monti, infatti, e’ emersa finalmente, e pubblicamente, la verita’ a proposito dell’infinita vicenda Ponte. Il Governo, infatti, pronunciando parole molto chiare sull’inopportunita’ di impiegare ingentissime somme per tale realizzazione, ha messo la parola fine ad una vicenda che ha generato per il Paese solo chiacchiere, spese e nessun vantaggio se non a discrezione di pochi. E’ chiaro che il Cipe non destinera’ alcuna somma per quest’opera ormai non più prioritaria”.
“Ecco perche’ – conclude il segretario provinciale dell’Unione di Centro – e’ necessario che il presidente della Regione Raffaele Lombardo intervenga presso il Cipe affinche’ non venga approvato il progetto definitivo per evitare che lo Stato, e quindi i cittadini, debbano pagare penali scandalose al general contractor. Buzzanca e Ricevuto, infine, “anziche’ restare silenti, avrebbero dovuto assumere una posizione chiara quando il governo Berlusconi ha fatto si, che venisse modificato il cosiddetto corridoio Berlino – Palermo, il quale non solo e’ stato dirottato sulla Puglia ma, escludendo il Ponte sullo Stretto, e’ stato barattato per la tratta ferroviaria Catania – Palermo.
Ovviamente di tutto questo, il governatore Lombardo non si e’ accorto di nulla. Non sono più rinviabili, infine, la messa in sicurezza del territorio, a fronte di una situazione drammatica causata dal precario assetto idrogeologico, e il miglioramento della rete infrastrutturale: vanno quindi finanziate le tante opere necessarie a risolvere altrettante criticita’. E’ questo un appello forte alla deputazione regionale e nazionale, perche’ finalmente si torni a parlare di cose concrete ed utili per il nostro territorio. L’illusione è finita”.