Dopo oltre due anni d’incontri e di lavoro nasce, in forma di associazione temporanea di scopo, il Distretto turistico delle isole minori di Sicilia. La presidenza del consiglio di amministrazione e’ stata assegnata a Mariano Bruno, sindaco di Lipari, Comune capofila. Il distretto, in prima battuta, accoglie gia’, tra pubblici e privati, 95 soci ed e’ aperto a nuove adesioni tra quanti hanno a cuore lo sviluppo delle piccole realta’ insulari siciliane. Del coordinamento del comitato tecnico, con partecipazione al Cda, e’ stato incaricato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole Eolie e isole minori della Sicilia quale associazione albergatori maggiormente rappresentativa sul territorio tra gli aderenti al distretto. Gli altri componenti del Cda sono: i sindaci di Favignana, Lucio Antinoro; di Lampedusa, Bernardino De Rubeis; di Malfa, Salvatore Longhitano; di Pantelleria, Alberto di Marzo; e di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo. Completano il Cda due espressioni di parte privata nelle persone di Ezio Bellocchi (Federalberghi Isole Pelagie) e Vincenzo Perrone (Consorzio Pantelleria Island). Gli altri membri del comitato tecnico di nomina privata sono: per le Egadi Livio Gandolfo; per Leni Patrizia Lopes; per Lipari Anna Spinella; per Malfa Mauro Leva; per Pantelleria Fabio Rustico; per le Pelagie Giovanni Damiano Lombardo; per Santa Marina Salina, Domenico Giuffre’, e Demetrio De Salvatore quale rappresentante di un ente riconosciuto dalla legge 10 del 2005.
Nelle Eolie, però, a destare forte preoccupazione sono i tagli previsti dalla Regione ai collegamenti marittimi da e per le isole minori siciliane. Il rischio tagli sarebbe emerso anche dal tavolo di concertazione richiesto dal Sindaco di Lipari Mariano Bruno ed avviato dalla Regione con le parti sociali, le associazioni, ed i sindacati e che culminerà nel prossimo incontro con gli enti locali.
“ Se i collegamenti marittimi, su cui la Regione Sicilia interviene per garantire qualità e sicurezza, subiranno una riduzione – denuncia il Sindaco – in stretta connessione caleranno anche i livelli di competitività turistica e commerciale dei territori e si verrebbero a registrare minori flussi turistici: un ennesimo colpo mortale all’economia di quelle aree e, più complessivamente, all’economia di tutta la regione”.
L’allarme lanciato dal primo cittadino, che annuncia l’avvio di manifestazioni di protesta, non è solo per gli effetti sul turismo: “E’ notorio – conclude in una nota – che le isole rappresentano una realtà estremamente complessa, delicata, certamente diversa da altre e le comunità locali. Alle popolazioni insulari troppo spesso viene negato il godimento di tali diritti nel rispetto della continuità territoriale e della domanda di mobilità dei cittadini. Ciò accadrebbe ancora nell’ipotesi di ulteriore contenimento dei servizi di collegamento via mare”.
“Anche se la congiuntura economica del momento, oltremodo drammatica, impone sacrifici e generali riduzioni di spesa pubblica – ribadisce Bruno – un comparto importante come quello dei trasporti marittimi non può essere gestito esclusivamente in termini di mera produttività e di risparmio, laddove i relativi costi debbono considerarsi socialmente utili e doverosamente assorbibili”.