FORCONI E STUDENTI A PALERMO: PRESIDIO AD OLTRANZA NEL GIORNO DEL VERTICE TRA MONTI E LOMBARDO

 

‘Forconi’ e studenti invadono le strade di Palermo, nel giorno dell’incontro tra il premier Mario Monti, il governatore Raffaele Lombardo e il presidente dell’Assemblea Francesco Cascio. Il faccia a faccia e’ in programma alle 19 e fino all’esito della missione romana i manifestanti hanno intenzione di ‘occupare’ la citta’.
  Concentramento in piazza Croci, in pieno centro, poi corteo fino a Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano, con presidio a oltranza. Presenti anche i centri sociali come il collettivo Anomalia, e gruppi di destra come Giovane Italia e Casapound. I manifestanti in prima fila reggono tra le mani forconi di legno e cartelli, fischietti e numerose bandiere con il simbolo della Trianacria e alcuni tricolori.

Tra gli striscioni alcuni come “Mario Monti…tu sui monti…noi sotto” e “Vogliamo che le nostre imposte come da statuto restino al popolo siciliano”. Altri striscioni criticano la “classe dirigente siciliana che ha fallito”, poi “Tra bunga bunga e magna magna ava a finire sta cuccagna.”
Da Priolo arrivano autobus, messi a disposizione dal Comune. Altre trecento persone confluiscono da Siracusa, Augusta, Avola, Floridia e Solarino. Tra loro i pescatori della marineria di Siracusa e di Porto Palo. Da Catania sono attesi gli autotrasportatori e gli agricoltori. Ognuno per conto suo, dopo la spaccatura dei giorni scorsi. Meno strada faranno, invece, i padroncini di Termini Imerese. 
“Sfileremo con qualche camion – precisa Giovanni Venticinque, autotrasportatore – solo per farci vedere e fare un po´ di confusione, senza creare danni ai cittadini”. Ad Agrigento gli autobus sono stati messi a disposizione dal Comune e lo stesso sindaco Marco Zambuto ha invitato gli altri primi cittadini siciliani a partecipare al corteo. Pullman anche da Niscemi, Caltanissetta, Lentini e Milazzo. 

Tra le richieste avanzate dai leader del Movimento dei forconi c’è il ribasso dei prezzi di energia elettrica e carburante, nonché l’attuazione effettiva e definitiva dello Statuto siciliano.

Nonostante l’eco della protesta si sia estesa in tutta Italia, però, oggi il fronte siciliano del movimento appare spaccato, con i “capi” divisi e non più fianco a fianco. Da un lato, infatti, si sono schierati Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata, dall’altro Martino Morsello e Pippo Richichi, con i primi due che accusano gli ex compagni di lotta di aver mantenuto una linea d’azione troppo dura e, soprattutto Morsello, di aver accostato al movimento la presenza “scomoda” di Forza Nuova.

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