Il ginecologo Leone Scurria, che nel 2008 si rifiutò di assistere una paziente che aveva programmato l’aborto terapeutico, è indagato per omissione di soccorso. La 37enne, il giorno prima dell’aborto, programmato per le gravi complicazioni cardiache del feto, aveva avuto forti contrazioni, e con l’aiuto della madre partorì il feto nel bagno della sua stanza, nel reparto di Ginecologia ed Ostetrica, dove di turno quella sera vi era proprio Scurria, il quale si rifiutò di aiutare la paziente, in quanto obiettore di coscienza.
Il giorno dopo alla donna venne praticato il raschiamento, e venne poi dimessa. Poco dopo essere tornata a casa denunciò l’accaduto.
Il Pm Liliana Todaro ha dunque chiesto il rinvio a Giudizio per Leone Scurria, che dovrà dunque presentarsi di fronte al Gup.