LA “FORZA D’URTO” BLOCCA LA SICILIA: TERZO GIORNO DI PROTESTA, DOPO LA CORSA AL PIENO QUELLA AI SUPERMERCATI; INTERVENTO DELL’UDC ALL’ARS

 

Il fermo dei trasporti organizzato dal Movimento dei Forconi, Consorzio Ctus, Aitras e Aias, continua. La protesta degli autotrasportatori che chiedono la defiscalizzazione dei carburanti nell’Isola viene percepita anche dai più “distratti”, visto il blocco totale dei rifornimenti  che ormai avvengono quasi esclusivamente attraverso il trasporto su gomme.

Questa mattina (18 gennaio) striscioni al casello di Tremestieri, dove gli autotrasportatori continuano il presidio, bloccando il passaggio ai tir provenienti dall’estero, che durante questi giorni sono rimasti fermi nelle aree di sosta. Nessun tir entra ed esce dall’isola, e quindi, anche i camionisti stranieri “partecipano” per forza maggiore, alla grande protesta.

Al terzo giorno di sciopero, nessuno può fare a meno di notarlo: le scorte di cibo nei supermercati si assottigliano, e spariscono dai banchi frutta, verdura e la merce fresca.

Mentre cresce l’ansia e aumentano le code davanti alle pompe di benzina, soprattutto dopo la notizia che
AdTech Adla FIGISC e l’ANISA hanno ufficialmente proclamato uno sciopero di sette giorni, con modalità da definire, che coinvolgerà tutti i distributori del Paese, perché “ la liberalizzazione del settore porterà alla fine della categoria dei gestori”.

 

Resta invece sotto controllo la circolazione autostradale: molti aderenti allo sciopero hanno infatti lasciato i tir a casa e presidiato i caselli e gli svincoli più importanti con cartelli e altoparlanti, dando la possibilità agli automobilisti e ai pullman di percorrere senza interruzione le strade.

Sul fronte politico la protesta arriva all’Ars attraverso un ordine del giorno presentato dall’UDC

“E’ necessario ascoltare le richieste ed i problemi avanzati dagli autotrasportatori – ha dichiarato in queste ore il senatore Giampiero D’Alia – La protesta rappresenta l’ennesimo grido di disagio da parte di categorie di lavoratori che vivono una situazione economica e lavorativa non facile”.

” Sul tema presenteremo a Sala d’Ercole un ordine del giorno”. Ha quindi annunciato il vicecapogruppo dell’Udc per il Terzo Polo all’Ars, Marco Lucio Forzese e il deputato regionale Raffaele Nicotra, “In Sicilia – proseguono – paghiamo il pieno più caro in assoluto nonostante la presenza di otto raffinerie che lavorano il 40 per cento del greggio che passa per l’Italia. Più di due mesi fa avevamo chiesto l’istituzione di una commissione parlamentare d’indagine sui prezzi dei carburanti applicati nel territorio regionale. Oggi in strada ci sono centinaia di lavoratori che quotidianamente si ritrovano a fronteggiare un aumento vertiginoso dei costi del carburante. Un fattore che si aggiunge alla già grave situazione economica che sta mettendo in ginocchio migliaia di piccole e medie aziende”.

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